Il diario

Signorina sarà lei

Sono una mamma, ho due figlie, 38 anni, un lavoro da giornalista free lance sottopagata, una discreta esperienza professionale sulle spalle, pregi e difetti come ogni essere umano e poca, pochissima pazienza ma molta buona volontà.

L’unico difetto è che ho la voce giovane e l’aspetto che evidentemente non mente sulla mia età.

E così succede che:

– quando sono in fila al supermercato i giovani (quelli veri) mi danno del lei e mi chiedo se si veda così tanto

– e quando invece faccio le interviste telefoniche capita che ci siano vips arrogantelli (di solito giovani rampanti che hanno raggiunto la notorietà e sono decisi a farlo pesare in maniera eccessiva) che sentendo la mia ingannevole voce da sbarbatella mi chiamano "signorina" e rispondono alle mie domande con aria di sufficienza.  "Signorina sarà lei, lei non sa chi sono io" vorrei dire a questi scemi, ma è ovvio che non posso. L’intervistato è come il cliente, ha sempre ragione, e poi l’acidità fa male alla salute.

I "grandi" veri però questa cosa non la fanno mai, se hanno stile si vede subito. E sono le interviste migliori. Quelle che non importa se pensano che sei giovane o vecchia.

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