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La Bottega del Mondo C.A.F.E. in aiuto della Palestina

Presso la bottega C.a.f.e. di C.so Garibaldi a Pavia si può fare una donazione per la cooperativa Parc attiva a Gaza.

L’eco degli affari internazionali può farsi sentire anche attraverso lo scaffale di un negozio. E’ quello che accade grazie al circuito del commercio equo e solidale, anche a Pavia. In queste settimane il Cafe (Costruire Adesso un Futuro Equo) di Corso Garibaldi ha aderito all’iniziativa di CTM Altromercato per dare una mano alla cooperativa Parc attiva nella striscia di Gaza.  Spiega Mariarosa Delleani, presidente Cafe Pavia: «Partecipiamo alla rete di solidarietà per la popolazione palestinese. Il nostro principale partner in Palestina, PARC, una cooperativa di donne che ci riforniva di couscous, ha lanciato un appello internazionale per aiutare le persone intrappolate nella Striscia di Gaza. PARC sta raccogliendo fondi per la preparazione di pacchi viveri che riesce a far entrare nella Striscia attraverso le organizzazioni internazionali. Un canale sicuro per far arrivare a destinazione un aiuto umanitario, come già fu necessario fare nel 2002 all’inizio della seconda Intifada e nel 2008 quando non fu più possibile acquistare il cous cous prodotto dalle donne di Gaza».  Anche al Cafe è dunque possibile fare una donazione fino alla fine di aprile per partecipare alla campagna di solidarietà con i civili della striscia. La Campagna Emergenza Gaza ha infatti due scopi, portare un aiuto immediato alla popolazione e sostenere oltre l’emergenza l’attività di PARC, organizzazione Fair Trade che da oltre 20 anni lavora con la popolazione rurale in Palestina. «Parte dei fondi saranno destinati a progetti di ricostruzione» per far ripartire l’economia doppo l’emergenza, assicura Delleani.

Si può lasciare una donazione direttamente presso la bottega Cafe In corso Garibaldi 22 a Pavia o su conto corrente postale 42505628 intestato ad ACLI Senza Confini onlus, causale: Emergenza Gaza o con un bonifico sul conto bancario n. 511818 presso Banca Etica, IBAN: IT 26M0501811200000000511818, con la stessa causale. Ma non finisce qui: «Appena sarà possibie vorremmo riuscire a portare in Italia uno dei membri della cooperativa, in modo da poterci confrontare da vicino con quanto è accaduto e continua ad accadere nella Striscia di gaza e in Israele».

(fonte: la Provincia Pavese del 18 febbraio 2009)

 

 

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