Il giornale

Vigevano boccia la Gelmini

«A Vigevano, per quanto riguarda la scuola elementare, la riforma Gelmini non è passata».

Lo sostengono i rappresentanti del «Comitato in difesa della scuola pubblica», che ieri hanno indetto una conferenza stampa, per commentare gli esiti delle iscrizioni, concluse da pochi giorni, alle scuole elementari, e per illustrare i prossimi obiettivi del Comitato, che si muoverà a sostegno di un piano di manutenzione organico nel settore dell’edilizia e della sicurezza scolastica.  «In tutti e tre i circoli didattici cittadini – dice Massimo Colognese, uno dei portavoce – la stragrande maggioranza dei genitori ha scelto per i propri figli il tempo pieno. Fin da subito noi abbiamo preso posizione a sostegno del tempo pieno».  Un tempo pieno che cambierà connotazione a partire dal nuovo anno scolastico: da 38 ore passerà a 40, distribuite dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30, opzione promossa e votata da tutti e tre i circoli. «Quella del tempo pieno – sostiene Fiorella Valvo, membro del Comitato – è una tradizione storica della città, che ha scelto ancora questo modello pedagogico invece delle 24 ore». Bisognerà vedere come i circoli didattici sistemeranno definitivamente gli organici, per rispondere alle esigenze espresse dai genitori, da un lato, e ai cambiamenti e tagli prospettati dalla riforma, dall’altro. Ma il Comitato non si interessa soltanto del futuro della scuola elementare, e lo ha dimostrato con l’iniziativa di sabato 21 febbraio, quando si è parlato della futura connotazione delle scuole medie, delle superiori, dell’università.  «La nostra battaglia – continuano gli esponenti del comitato – prosegue anche sull’edilizia scolastica, per cui riteniamo serva maggiore attenzione, e su una politica di riqualificazione complessiva degli edifici, sia da parte dell’amministrazione cittadina che provinciale». (ila.cav.)

(fonte: la Provincia Pavese dell’11 marzo 2009)

 

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