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Nido di Gambolò, contributi per le rette

Le liste d’attesa al nido comunale di Gambolò scompaiono grazie a una convenzione con un nido privato aperto da poco più di un mese in città.

La bozza di convenzione è stata approvata in consiglio comunale e da lunedì sarà a tutti gli effetti operativa, risolvendo così del tutto il problema delle liste d’attesa a Gambolò. L’amministrazione manda i bambini che non hanno trovato posto al nido comunale alla privata e paga la differenza tra le due rette. «Avevamo sei bambini in lista d’attesa – spiega l’assessore ai servizi sociali Roberto Manzo – e abbiamo deciso di mandarli al nido privato. Pagheremo noi la differenza tra le due rette, che al massimo arriva a costare al Comune 960 euro al mese, anche se questa è una stima fatta per eccesso».

Il nuovo nido che ha aperto a Gambolò si trova in corso Umberto ha quindici posti ed è gestito da due ragazze. «Siamo sicuri del servizio – conferma l’assessore – innanzitutto perché siamo stati noi per primi ad autorizzare l’apertura. Poi abbiamo fatto tutti i sopralluoghi del caso e ci sembra sia tutto a posto. La struttura è a norma con tutto quanto è richiesto dalla legge e anche l’Asl ha dato parere positivo alla riapertura dopo aver effettuato i sopralluoghi del caso».

Il nido comunale accetta soltanto figli di gambolesi, mentre quello privato apre le porte a chiunque. I gambolesi che scelgono direttamente il nido privato, senza passare dalla lista del Comune, e chi viene dai paesi vicini, pagheranno le rette calcolate in base al proprio reddito e al nucleo famigliare, che arrivano al massimo a 400 euro. Anche per i sei che dalla lista d’attesa del pubblico vengono mandati al privato rimane il criterio del calcolo delle rette in base ai parametri di reddito e numerosità del nucleo famigliare. In tutto il nuovo nido può ospitare fino a venticinque bambini.

Una misura del genere si è resa necessaria in un comune come Gambolò che negli ultimi anni ha visto una crescita della propria popolazione che l’ha portato a superare le 10mila unità. Si tratta di un aumento demografico che nelle previsioni della stessa amministrazione continuerà anche negli anni prossimi. Ad oggi il nido Gambolò ha settantacinque bambini ed ha raggiunto il numero massimo che può ospitare. Stesso discorso vale per la scuola materna statale che è arrivata ad avere nove classi, un record storico per la cittadina lomellina. Andrea Ballone

 

(fonte: la Provincia Pavese del 2 aprile 2009)

 

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