Il giornale

Intervista a Elasti-mamma + blog candy “I LOVE MUM”

Intervista a Claudia De Lillo, autrice di Nonsolomamma e sponsor del nuovo blog candy.

Claudia De Lillo, dopo aver postato aneddoti della sua vita quotidiana sul blog Nonsolomamma.com, con il nome d’arte Elasti-mamma, approda alla pubblicazione di Nonsolomamma. Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno, edito da Tea. Una raccolta dei primi post, pillole di vita da mamma, raccontini semi seri tratti dall’esperienza quotidiana di una bi-mamma alle prese con l’eterna conciliazione famiglia-lavoro-relazionisociali.

Giornalista finanziaria milanese, sul blog Claudia si presenta al grande pubblico di mamme così: "Sono elastigirl ma per vivere faccio la giornalista. ho due hobbit, di sesso maschile, uno grande di sei anni e uno piccolo di tre, e un marito part-time perché buona parte del suo tempo sta a londra dove lavora (e dove probabilmente ha una vita parallela con un’altra moglie e altri figli…). Viviamo a wisteria lane che poi è il posto dove abitano le casalinghe disperate, dove si incontrano l’idraulico figo, la vicina sciantosa e stronza, il padre psicopatico, il figlio disturbato, l’adolescente inquieta e via così (…).

L’agenda delle mamme ha intervistato Claudia De Lillo, e ha avuto modo di sperimentare di persona com’è l’autrice di Nonsolomamma: brillante, aperta, diretta, simpatica, davvero molto disponibile.

ADM: Sei la capostipite di una generazione di mamme blogger, secondo te da cosa nasce questo bisogno di comunicarsi, raccontarsi e condividere episodi della propria vita quotidiana tramite web?

CLAUDIA: Credo che la vita delle mamme lavoratrici (e non solo) con bambini piccoli sia fatta, oltre che di mille difficoltà, anche di grande solitudine. Ci sono poche occasioni per incontrarsi con altre donne che vivono la stessa esperienza, per condividere, per ridere e lamentarsi tutte insieme. Probabilmente il web è un canale efficace per ritrovarsi tutte insieme, con i tempi e i modi più opportuni per ognuna. Quando non si ha il tempo nemmeno per mettersi il balsamo nei capelli o la crema idratante sul viso, è complicato ritagliarsi un’ora per chiacchierare con un’amica. Accendere il computer, anche alle 11 di sera, una volta messi a letto i bambini e il marito, può essere un modo per incontrare altre come te.

ADM: Qualcuno ha già criticato il fenomeno dicendo che così non esiste più la privacy,  tutta la parte intima della vita delle persone viene messa in vetrina, data in pasto a masse di sconosciuti. Che ne dici?

CLAUDIA: Io credo che la scrittura, attraverso cui ci si esprime in un blog e, più in generale attraverso la rete, offra un filtro molto prezioso che consente di proteggere la propria intimità. Chi scrive scrive quello che vuole di sé e nel modo in cui crede. Io non credo di avere dato in pasto la mia intimità a nessuno. Io racconto quello che voglio raccontare di me, proteggendo ciò che ritengo di dovere proteggere. Un blog non è il grande fratello, ma uno strumento evoluto. Chi vuole mettere in piazza la propria privacy ha mille modi per farlo e il blog non è neppure tra i più efficaci.

ADM: Se tu avessi a tua disposizione una macchina del tempo e potessi scegliere quando vivere, continueresti con questa vita da elasti-mamma sempre presa tra lavoro, famiglia, commissioni e imprevisti di vario genere oppure faresti volentieri un rewind per tornare (o almeno provare a vedere come si sta) a quando le donne facevano gli angeli del focolare, lavoravano in casa ed erano parte di una solida rete sociale-familiare-femminile in cui tutte curavano i bimbi di tutte a turno o tutte insieme contemporaneamente?

CLAUDIA: Non so se sarei in grado di vivere in una famiglia allargata tradizionale dove le donne si occupano del focolare e gli uomini di portare a casa i soldi. Certamente tuttavia mi mancano quella solidarietà e quella condivisione che un po’ si sono perse. Il modello frenetico attuale di maternità, lavoro, emergenze da gestire non va  bene e spero non duri a lungo. Mi illudo di vivere in un periodo di transizione, nell’attesa di trovare dei modelli alternativi, in cui la conciliazione tra casa e lavoro sia resa possibile da un’organizzazione più attenta alle necessità delle donne. Sono convinta che soluzioni come il part time potrebbero facilitare la vita a molte e spero che a poco a poco entri nella mentalità aziendale l’idea che lavoratori più felici sono anche più produttivi.

ADM: Com’è gestire una vita da mamma di due hobbit con un marito che lavora all’estero gran parte del tempo? Detto così sembra una condizione estrema e difficile, anche se sono sempre di più le donne con figli piccoli e mariti part-time. Tu hai l’aria di prendere il tutto con grande ironia, molta energia e senza troppe lamentele…sarà che alla fine è vero che la lontananza rafforza l’amore e accende la passione?

CLAUDIA: Posso testimoniare che la vita di coppia può essere felice e serena anche a distanza. Ogni rientro è una festa e ogni serata insieme è un evento eccezionale. Tuttavia con i figli, tutto diventa più pesante e talvolta la stanchezza e la frustrazione derivanti dal dovere fare tutto da sole prendono il sopravvento. Non c’è una ricetta universale. Noi abbiamo trovato il nostro equilibrio, grazie anche al fatto che mio marito, quando è in Italia, lavora da casa ed è quindi molto presente nel ménage familiare. Non credo di stare peggio di chi ha un compagno che rientra tutte le sere a casa tardissimo ed è talmente esausto da non riuscire a connettere. L’approccio “leggero” alla vita e alle sue difficoltà lo devo a una madre ‘hop hop’ che sin da piccola mi scuoteva quando naufragavo nel lamento e a un marito barese con grande senso dell’ironia.

ADM: Hai un modo di scrivere che calamita l’attenzione anche delle donne più sfatte, quelle che arrivano alla sera con l’occhio a mezz’asta (testimonio personalmente). Sei immediata, ironica, buffa e "socialmente interessante" allo stesso tempo. A questo si aggiunge una situazione familiare che si presta ad una narrazione per aneddoti divertenti: gli hobbit, mr wonder, valentina diolabenedica, tua madre, artù, towanda e mr brown…ma avevi espressamente richiesto che la provvidenza ti dotasse di familiari così pittoreschi per scriverci un libro e infiniti post, oppure  te li sei trovati per caso?

CLAUDIA: Il lato comico e surreale delle persone sta spesso nell’occhio di osserva più che nelle persone stesse. Tutti noi abbiamo aspetti buffi, estremi, caricaturali. Io cerco di metterli in evidenza e di trasformare i personaggi in fumetti. A volte, effettivamente anche la mia famiglia ci mette del suo, tuttavia trovare i lati pittoreschi è anche questione di allenamento e dopo due anni e mezzo di blog sono piuttosto allenata!

ADM: Ultimissima domanda, quella che in tutte le mamme scatena i sensi di colpa più tremendi: ma tu riesci a ritagliarti del tempo quotidiano per giocare, svagarti, stare al 100% con i tuoi hobbit?

CLAUDIA: Questo è un tasto dolente per tutte noi mamme, temo. Io torno a casa tardi la sera e sono spesso stanca. Appena rientrata devo preparare la cena, fare mangiare per tutta la famiglia ed è già ora della nanna. Trovo il più delle volte due hobbit nervosi e stravolti che hanno bisogno di stare con la mamma tranquilla e serena che non sono in quel momento. Ed è molto difficile. Durante la settimana, oltre alla cena tutti insieme, abbiamo un rito serale imprescindibile che è la lettura di un libro ad ognuno degli hobbit e coccole personalizzate. Questo è il NOSTRO momento dopo cena. Dura circa 30-45 minuti e mi rendo conto che è pochissimo ma è il massimo che riesco a fare. Il sabato e la domenica invece sia io sia mio marito siamo interamente dedicati a loro. So che è troppo poco ma al momento non ho una soluzione alternativa.

Per il suo modo grandioso di rappresentare l’universo delle mamme, L’agenda delle mamme ha anche pensato di fare di Claudia De Lillo la testimonial del prossimo blog candy, in occasione della Festa della Mamma (domenica 10 maggio). Quindi andate a leggervi il regolamento e poi cercate di accaparrarvi una delle due copie del libro di Claudia, messe in palio da L’agenda delle mamme (1° e 2° premio). Chi non riesce con il libro ha anche la chance di una bellissima maglietta "I LOVE MUM" offerta da VerbaVoglio (3° e 4° premio).

Buona fortuna!

Lascia un commento