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Stradella, pensieri e giudizi dei figli raccontati ai genitori

«Voglio dirti che che….» ovvero soprattutto che, come bambino, «vi voglio bene», «vi ringrazio» e «vorrei stare più con voi».

Pensieri e giudizi, scritti da alunni delle classi quarta elementare della scuola primaria «De Amicis» di Stradella, sezioni A-B-C-D, coordinate dalle insegnanti Cristina Dezza, Carluccia Grignani, Paola Oliva e Anna Maria Sforza e raccolte in un opuscolo realizzato dall’oratorio «Don Bosco» con il vice parroco, don Cristiano Orezzi e le catechiste Pinuccia, Antonietta e Priscilla e gli animatori della struttura. «Sono stati coinvolti 99 bambini – dice don Cristiano – e dalle loro riflessioni scaturiscono spunti e motivazioni di indubbio interesse e soprattutto tali da stimolare comportamenti più consoni alle loro attese e esigenze». Tanti grazie ai genitori, ma non mancano anche rimproveri e raccomandazioni. «Mamma e papà – scrive S. – vi voglio bene, ma vi voglio dire una cosa: papi non sgridare A. quando c’è la mamma perchè sai che interviene e litigate. Adesso tocca a te mami, quando c’è Francesca che dorme e ci dici di non urlare perchè sta dormendo, urli di più tu e la fai svegliare». Insomma uno spaccato di vita quotidiana, magari un po’ difficile e complicata, ma che è possibile affrontare con serenità e con minori tensioni nel rapporto genitori-figli ed in famiglia. Può anche succedere che un atto di generosità di un bambino venga taciuto per timore di rimproveri: «Da piccola, all’asilo, davo sempre un pezzo di focaccia a F. e S. e io ne mangiavo solo un piccolo pezzo, però questo non ve l’ho mai detto perchè pensavo mi sgridaste». (p.r.)

 

(fonte: la Provincia Pavese del 28 aprile 2009)

 

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