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Bocciature record a Sannazzaro

Effetto-Gelmini alla scuola media Montanari di Sannazzaro.

Ieri mattina l’esposizione dei risultati per l’ammissione alla seconda e terza media e all’esame finale ha fatto saltare i progetti di una vacanza tranquilla a molte famiglie. Tra la sorpresa generale ben 36 respinti su 169 studenti delle prime e seconde classi. Significa che è stato bocciato il 21,3 per cento degli studenti. A questi si aggiungono 17 non ammessi all’esame di terza. Tra i genitori sono cominciate proteste e polemiche. Innanzitutto il raffronto con gli anni scolastici passati: all’istituto di Sannazzaro la media dei respinti non aveva mai superato il 9%; nel 2005 e negli anni precedenti la percentuale dei respinti era quasi nulla, meno del 2 per cento. Tempi passati: la nuova legge Gelmini sulla regolamentazione della disciplina delle scuole dell’obbligo è più severa e drastica. Il dirigente scolastico Giancarlo Gorrini ammette: «Lo sapevano i genitori ed i docenti che la musica sarebbe cambiata. Se si punta a una scuola di vera eccellenza occorre dimenticarsi il famoso “sei” politico. A Sannazzaro la media dei respinti è più che raddoppiata rispetto agli anni passati? Normale. Secondo me, sarà così ovunque se si vuole effettivamente osservare una norma dello stato, per altro condivisa da tanti».  E i genitori? Ieri mattina, nell’androne della Montanari non si parlava d’altro. Molti i pareri discordi. Una mamma alla quale è stato respinto il figlio in seconda osservava: «Si è fatta la scuola dell’obbligo, ma si fanno pagare i libri e ci stangano i ragazzi. Non si deve promuovere a tutti i costi, ma chi è in bilico va aiutato, non affossato». Un nonno presente all’esposizione dei voti è stato ancora più drastico: «La scuola è una cosa seria solo ora? Vuol dire che prima non lo era?». Ed una famigliola, ancora incredula dell’esito negativo dello scrutinio del loro ragazzo bocciato in seconda B: «Decreti e leggi per codificare anche il giudizio globale: è assurdo. Sono gli insegnanti, in quanto essi stessi genitori ed educatori, che sanno cosa valgono i nostri ragazzi. I parametri di legge si applichino in altri settori della vita, non nella scuola che è frequentata anche da ragazzi disagiati, extracomunitari, magari disabili». «Venerdì scorso in Provveditorato – aggiunge il preside Gorini – sono stati ribaditi i contenuti della legge. Noi, a Sannazzaro, abbiamo applicato la nuova normativa anche con flessibilità. E’ chiaro che per la promozione occorre essere sufficienti in almeno una delle due aree individuate: la linguistico-espressiva e la logico-matematica. Per accedere all’esame di terza sono invece necessarie entrambe le sufficienze. Non lo dicono i docenti di Sannazzaro, ma la legge». Paolo Calvi

(fonte: la Provincia Pavese dell’11 giugno 2009)

 

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