Il giornale

Laboratori didattici alle superiori

Educare, attraverso laboratori didattici, alla differenza e al rispetto delle diversità reciproche, e alle differenze di genere.

Si chiama «Penelope e le altre» il progetto dell’assessorato alle pari opportunità realizzato dalla cooperativa sociale Kore onlus, studiato per essere presentato ai ragazzi delle quarte superiori di Vigevano.  Il progetto è stato sottoposto all’attenzione delle scuole superiori cittadine: liceo classico e scientifico Cairoli, Itis Caramuel e liceo scientifico tecnologico, istituto Casale, istituti Roncalli e Castoldi, e istituto paritario San Giuseppe.  Il progetto, co-finanziato dalla fondazione di Piacenza e Vigevano, consiste in una serie di laboratori di cinque lezioni, dieci ore in tutto, per riflettere, come spiega l’assessore Antonella Mairate «sul rispetto reciproco e sulle differenze di genere».  I laboratori saranno tenuti da quattro psicologi della cooperativa sociale, che lavoreranno a coppie: Roberto Garone, Francesca Ciccia, Cristina Bottani, Francesco Marrone, con la supervisione di Daniela Panero, psicopedagogista. «E’ stato studiato dalla volontà di far crescere la cultura e abbattere alcuni stereotipi culturali di genere – spiega Nicla Spezzati, presidente della cooperativa Kore -. Siamo consapevoli che è nella scuola che i ragazzi possono intraprendere percorsi di crescita umana e culturale. Il progetto vuole far nascere un processo di crescita, in modo che siano gli stessi ragazzi protagonisti di oggi a diventare educatori e portatori degli insegnamenti alla fine di questa esperienza». «Penelope e le altre» prenderà il via a ottobre, e si concluderà alla fine del prossimo anno scolastico. Al suo interno è previsto anche un corso di formazione, di tre incontri, per gli insegnanti, intitolato «Insegnare le pari opportunità», e terminerà con un concorso, rivolto ai ragazzi che hanno partecipato ai laboratori, e intitolato «Rinascimento donna. Le arti e le scienze al femminile al tempo di Leonardo». Ilaria Cavalletto

(fonte:  la Provincia Pavese del 16 settembre 2009)

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