Il giornale

Carducci, le mamme contro il portone chiuso

I genitori dei piccoli della elementare Carducci: «che senso ha chiudere l’ingresso di Corso Cavour?»

E’ degli scorsi giorni l’affissione sulla porta principale del cartello “Vietato l’ingresso agli alunni con eccezione dei disabili e dei loro accompagnatori”. «Crea un disagio enorme a tutti i genitori e parenti dei bambini: tutte le mattine dobbiamo seguire l’intero perimetro della scuola e accompagnare i bambini all’ingresso posteriore di via Maffo Vialli». Sembra cosa da niente ma come tutte le cose semplici per mamme con le mani occupate, zaini stracolmi e pesanti da portare e bambini ancora addormentanti da tenere d’occhio diventa una gimkcana. E’ difficile distinguere le voci di quello che sembra un coro all’unisono: «Il disagio è ancora maggiore d’inverno: se piove il rischio di scivolare sulle foglie bagnate che cascano dagli alberi del cortile interno è enorme e spesso qualche bambino si trova con le gambe all’aria. In più i marciapiedi di via Palestro sono strettissimi e in parte occupati dalle macchine parcheggiate: tutto è molto più complicato di quanto sembri. Il problema non è avvertito solo da chi accompagna i bambini a piedi ma anche – e forse soprattutto – da chi usa la macchina: «Devo parcheggiare in viale Matteotti, se non più lontano. Accompagno il bambino all’ingresso posteriore dell’edificio con la velocità di una centometrista quando sarebbe così semplice entrare da corso Cavour». Per un’altra mamma invece è soprattutto una questione di comunicazione: «La preside parla di necessità di comunicazione tra addetti ai lavori e genitori ma noi della chiusura dell’ingresso principale non sapevamo nulla: se l’avessimo saputo, ci saremmo sicuramente opposte. Insomma un disagio aggiunto che il gruppo delle mamme proprio non manda giù: solo un fastidio senza avere un ritorno positivo né in sicurezza né in comodità. Tutti i giorni alle 16.30 l’incrocio con via Palestro viene inondato da bambini e genitori. Conferma il comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato: «Il servizio di sicurezza è garantito. A presidiare la zona non c’è più il nonno-vigile perché la situazione della Carducci è delicata e va affidata ad un vigile professionista». Chiara Pelizza

(fonte: la Provincia Pavese del 30 settembre 2009)

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