Il giornale

Alla scuola Canna la biblioteca prende forma grazie ai genitori

I romanzi da una parte, i saggi su un altro scaffale. Mentre i genitori montano le librerie, i bambini e le maestre dividono i volumi della biblioteca. Che alla scuola elementare Canna ha preso forma grazie al contributo delle famiglie, mamme e papà si sono rimboccati le maniche: in due anni hanno raccolto i fondi e pezzo dopo pezzo hanno costruito la biblioteca per la scuola dei loro bambini. Ieri l’ultima fatica, approfittando della giornata «Non ti scordar di me – Scuole pulite», promossa da Legambiente. Così ciascuno ha dato il suo contributo e mentre alcune classi lavorava tra libri, cartelloni e tavolini da sistemare, le altre come formichine sistemavano il giardino della scuola di via Griffini.

La storia della biblioteca della scuola elementare Canna è iniziata due anni fa. Quando hanno iniziato una raccolta di fondi per comprare i libri. E in due anni hanno anche comprato librerie blu, sedie e tavolini. «La settimana scorsa alcuni papà hanno dipinto l’aula», spiega Franca Maino, una delle mamme che ha messo in moto la catena di contatti tra i genitori. E ieri armati di stracci, detersivi, chiodi e martello la stanza al primo piano della scuola ha preso forma. A decorare le pareti ci hanno pensato i bambini con cartelloni e ghirlande. C’erano le prime A e B, la seconda B, la terza A e la quarta A, con le rispettive maestre e i genitori, operai, professori universitari, impiegati, tutti hanno dedicato il sabato mattina alla scuola. «Senza la loro collaborazione non ce l’avremmo fatta», sottolinea la maestra Emilia Carotenuto, responsabile della biblioteca. Le girano attorno i suoi bambini di terza, per sistemare fiabe e racconti al posto giusto.
 In giardino invece c’è chi sposta i rami secchi, chi tiene aperto il sacco nero della spazzatura e chi ci mette dentro le erbacce. Due papà arrampicati sull’albero si occupano della potatura, altri finiscono di allestire il giardino. “Armate” di vanghetta le bambine hanno piantato erbe aromatiche, bulbi e primule. Seguite dalla loro maestra, Maria Teresa Piccinini: «Serviva una bella manutenzione, e genitori e bambini ci hanno dato una mano – spiega – perché questo giardino è un patrimonio per tutta la città». La giornata di Legambiente è stata l’occasione per concentrare in una giornata tutte queste attività. In un’atmosfera allegra, con la voglia di fare che ha coinvolto tutti, grandi e piccini. In un momento in cui le scuole hanno davvero difficoltà economiche. Basta pensare agli 8 milioni di euro che lo Stato deve restituire alle scuole della provincia di Pavia. Tutti soldi congelati.

(fonte: la Provincia Pavese del 14 marzo 2010 – autore: Marianna Bruschi)

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