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A Vigevano si finanziano le attività scolastiche con un mercatino

I tagli alla scuola hanno messo in ginocchio la scuola elementare. «Servono 2300 euro» dice il Preside.

Nonostante i tagli statali le elementari del Secondo circolo didattico non hanno rinunciato ai progetti: lettorati con insegnanti madrelingua, musicoterapia, laboratori teatrali con esperti esterni che entro giugno vanno però pagati. E in cassa mancano 2300 euro per coprire il dovuto. «Incrociamo le dita e organizziamo una festa con vendita a offerta degli elaborati dei ragazzi – spiega Desiderio Castellano, dirigente didattico -. Speriamo di farcela così».

Vecchi mobili restaurati, piatti decorati a mano e altre creazioni frutto della fantasia dei ragazzi: tra fine maggio e inizio giugno (il calendario sarà definito mercoledì prossimo) i giardini del circolo Regina Margherita faranno da cornice a un mercatino dell’artigianato studentesco aperto a tutti, che visti i tempi e le finalità significa molto di più di uno stimolo alla creatività degli alunni. «Insieme possiamo farcela, sono ottimista – prosegue Castellano -. Il taglio dei fondi c’è stato con il mancato finanziamento della legge 440. Noi abbiamo creduto lo stesso nell’utilità dei progetti cassati dallo Stato e li abbiamo proposti da soli a inizio anno. Ma gli esterni vanno retribuiti e ci mancano solo 2300 euro per coprire la cifra».

Che i ragazzi del Secondo circolo – 920 tra la sede centrale Regina Margherita e gli istituti Ricci e Vidari, dove ci concentra più della metà degli iscritti – siano pronti a raccogliere la sfida con entusiasmo è scontato. Mercoledì il dirigente incontra gli insegnanti alla Vidari per stilare il programma della mini-fiera di fine anno scolastico.

Un’iniziativa più che apprezzabile perché apre il mondo della scuola anche a chi non ne è coinvolto direttamente, il commento dell’assessore all’Istruzione Antonella Mairate: «Oggi le risorse del Comune sono assorbite dal problema di chi ha perso il lavoro – precisa l’amministratore uscente -. Non si tratta di non riconoscere importanza ai bambini. Però gli enti locali si trovano di fronte alla necessità prioritaria di incanalare le forze sull’emergenza del momento, che si chiama disoccupazione».

Il dirigente scolastico non dubita della capacità di coinvolgimento dei ragazzini. «A inizio anno abbiamo organizzato qualcosa di simile – nota Castellano -. Grandiosa la partecipazione dei genitori. C’è stato persino chi si è prestato a fare il giocoliere». Ma i tempi non sono facili per nessun istituto. E se a Garlasco le elementari contano sulla colletta dei genitori per acquistare carta per le fotocopie e cerotti, a Vigevano il Terzo circolo ha chiesto al ministero un sostegno alle spese di funzionamento, avendo rinunciato quest’anno al contributo volontario di 4 euro a genitore.

(fonte: la Provincia pavese del 10 aprile 2010 – autore: Simoona Bombonato)

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