Il giornale

Scuola, lo Stato deve 8 milioni di euro

Lo Stato deve alle scuole pavesi 8 milioni di euro. Soldi anticipati dagli istituti e che servirebbero per progetti e spese quotidiane, a cui spesso pensano le famiglie. Ma tutti questi soldi sono stati «congelati».

«Un quadro drammatico», dicono i presidi.  «Otto milioni di euro è una cifra imponente – dice Carlo Spallarossa, presidente provinciale dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici – che non solo rischia di determinare la contrazione della qualità del servizio, ma mette a repentaglio la sopravvivenza del servizio stesso». La preoccupazione riguarda le indicazioni del ministero per redigere il bilancio 2010. Perché questi fondi sono tutti congelati.  Cosa può comportare nella gestione quotidiana non poter accedere a questi soldi? Diventa difficile pagare i supplenti, ma anche la gestione ordinaria, dalla carta al toner, dai registri alle pagelle. «Ormai non si può che ricorrere alle famiglie – sottolinea Graziella Zelaschi, nel direttivo dell’associazione – sono già loro che aiutano le scuole comprando il materiale di consumo, dalla carta ai pennarelli. Quello che dispiace è che ne risente la didattica: ormai abbiamo comprato i computer sette, otto anni fa, ora andrebbero cambiati o aggiornati, ma non riusciamo nemmeno a comprare il toner». Si rischia di dover usare per le spese quotidiane i finanziamenti per i progetti. «Molte somme versate dai genitori per finanziare iniziative di arricchimento dell’offerta formativa dovrebbero essere dirottate per garantire i servizi minimi essenziali – spiegano ancora i presidi -. Una pratica scorretta e del tutto inaccettabile. La stessa sorte toccherebbe a somme assegnate dallo Stato con vincolo di destinazione, per esempio destinate all’incentivazione degli insegnanti o ai Comuni per il pagamento dei pasti degli insegnanti in servizio di vigilanza nelle mense. In questo caso siamo in presenza di pratiche addirittura illegittime».

(fonte: la Provincia Pavese del 14 febbraio 2010)

Lascia un commento