Il giornale

A scuola i muri li dipinge papà

Alla scuola Maestri di Pavia sono loro che fanno gli imbianchini e si danno il cambio in 15: «Due anni fa abbiamo dipinto la materna. E’ l’unico modo».

Il pavimento ricoperto di plastica, secchi, pennelli. Pantaloni vecchi da sporcare di vernice. Sabato mattina. E i papà della scuola elementare Maestri sono al lavoro. Non dietro la solita scrivania. Sono nei corridoi della scuola dei loro bambini pronti a ridipingere. Avevano dipinto anche due anni fa, alla materna e in alcune aule delle elementari. Pareti arancioni e blu, e come il bordo delle lavagne, delle porte. Per i bambini arrivare in classe il lunedì mattina era stata una sorpresa. Lo sarà di nuovo domani. La richiesta è partita dalle maestre con un avviso sul diario. «E’ l’unico modo – spiega Mariagrazia Masulli, insegnante di via Lovati – Il nostro istituto necessiterebbe di vari interventi di manutenzione, è una struttura della fine degli anni Sessanta. Alcuni anni fa erano iniziati dei lavori per la mensa e per un locale polifunzionale. La mensa è stata ultimata, l’altro locale, da ormai cinque anni, è stato lasciato a rustico con l’impegno di portarlo a termine». Ai primi lavori si sono dedicati i genitori. In tutto una quindicina di papà, e le mamme hanno pulito la scuola. I materiali sono arrivati dall’ufficio tecnico del Comune: colori e pennelli. Dal lunedì al venerdì fanno tutt’altro. Stefano Fracassi e Massimo Caserini si occupano di logistica, Nicola Lamberti di informatica, Alberto Bignazzi di microelettronica, Fabrizio Ambrosini lavora in banca. Luciano Ratti, assicuratore, Quintino Lombardo, avvocato. Non ci hanno pensato molto: una maglietta strappata e via. Ieri e oggi, divisi in turni, con altri papà. Domani (lunedì 22 novembre, ndr) gli oltre 170 bimbi della Maestri si troveranno i corridoi, l’atrio, i bagni splendenti di bianco e color pesca. Ci hanno messo il loro tempo, l’impegno. «Questa è una scuola di quartiere – spiega la maestra – la gente che abita qui la sente propria». Tutti hanno lavorato con il sorriso: la soddisfazione, domani, sarà di sapere che avranno bambini orgogliosi dei loro papà.

(fonte: la Provincia Pavese del 21 novembre 2010 – autore: Marianna Bruschi)

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