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COSA FANNO LE BAMBINE?

Ci sono bambine che fanno cose strane in questo libro, però sono graziosissime e ognuna di loro racconta una storia, partendo dall’iniziale del proprio nome.

COSA FANNO LE BAMBINE?

COSA FANNO LE BAMBINE?
(con 60 illustrazioni a colori)


di
Nikolaus Heidelbach
Donzelli, 2010
età di lettura: da 6 anni
prezzo di copertina: 19.50 euro

Da Amelia che mangia un panino a Zoe che si azzarda a calpestare un prato magico, dove chi entra non potrà fare altro che volteggiare nell’aria. Nell’albo illustrato COSA FANNO LE BAMBINE? c’è un mondo intero: l’alfabeto, perché ad ogni lettera corrisponde il nome di una bambina; la fantasia, perchè come sempre le illustrazioni dei libri di Donzelli hanno qualcosa di speciale, fantastico e surreale, c’è sempre un’immagine che non ti aspetteresti o un accostamento che non avevi mai osato pensare; la lettura, perché in ogni pagina campeggia una sola frase, semplice e corta, piena di spunti.

Per esempio, provate a pensare: cosa vi suggerisce la frase che si trova alla lettera G: "Giuditta fa a casa la foto delle vacanze" accanto ad un’illustrazione che raffigura una mamma e una bambina in perfetta tenuta da mare, con mare e sabbia alle spalle e…una presa della corrente proprio lì, sulla sabbia? Improvvisamente, quella che sembrava essere una spiaggia si trasforma in un muro di casa, dipinto con i colori del mare e la mamma e la bambina due finte bagnanti che, travestite come se fossero al mare, posano in casa, per fare una foto.

Ogni due pagine una situazione che da sola è una storia, a sinistra il testo, a destra il disegno. Sono in tutto 60 illustrazioni a colori, con il meraviglioso tratto di Nikolaus Heidelbach, uno dei più acclamati e originali illustratori e autori per l’infanzia degli ultimi vent’anni. Lui, di questo suo album, dice: «Ho imparato da Sendak, Ungerer e Gorey che nella letteratura per ragazzi non ci sono limiti di sorta. Indecenza, impertinenza, brutalità sono aspetti ineliminabili». E così raffigura le bambine con le loro istintive bizzarrie, le instancabili fantasie, le paure, e perché no, le loro implacabili cattiverie e con chirurgica precisione descrive gli spazi in cui le bambine vivono (salotti, bagni, cucine, stanze senza adulti in cui danno sfogo a tutta la loro creatività) e ne descrive gesti e mimiche, pettinature e vestiti tutti diversi e lontani dall’omologazione di marca.

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