Il giornale

Mamme, donate il cordone ombelicale

Il progetto del Rotary club Certosa di Pavia.
 
 

I bambini malati, che la Banca del sangue del cordone ombelicale del San Matteo ha aiutato dal 2003 a oggi, sono stati 157 in Italia e nel mondo. E altre 4mila unità di sangue sono conservate in azoto liquido, a meno 150 gradi, in attesa di rispondere alla ricerca di un donatore compatibile. Quattro mila possibilità di curare una malattia grave, leucemie, linfomi, talassemie. E di salvare vite. «Non costa nulla e vale tantissimo» spiega la professoressa Laura Salvaneschi, primario della struttura di Immunoematologia del San Matteo. Per sensibilizzare le future mamme scende in campo il Rotary club Certosa di Pavia, presieduto quest’anno da Marco Gioncada, che insieme a Federfarma proporrà una campagna per le donazioni. Un opuscolo sull’importanza del gesto verrà distribuito in tutte le farmacie pavesi. «Noi farmacisti dispensiamo o solo i farmaci – spiega il presidente dell’Ordine Roberto Braschi – ma anche informazione sanitaria qualificata e raggiungiamo molta gente. La farmacia è ancora molto radicata sul territorio». Determinante è anche il sostegno del collegio delle Ostetriche che hanno il ruolo delicato di eseguire le volontà delle mamme in sala parto. «Fa parte del programma della scuola universitaria – spiega la presidente del collegio Elsa Del Bo – Ci crediamo molto e i giovani studenti raccolgono con sensibilità l’invito». «Donare è molto semplice, si verifica l’idoneità e si compila un consenso informato – spiega Salvaneschi – Rivolgiamo un appello anche ai medici di famiglia e ai ginecologi perché informino tutte le loro pazienti». Sono 12 le sale parto lombarde, sei in provincia di Pavia, in cui viene effettuato il prelievo. Due le Banche: al San Matteo e al policlinico di Milano. (m.g.p.)

fonte: la Provincia Pavese del 21 novembre 2012

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