Il giornale

Un giorno senza TV

La Società Italiana di Pediatria lancia la campagna "Un giorno senza tv" per sollecitare le famiglie e trovare alternative ai pomeriggi e alle serate davanti alla TV.

Gli effetti negativi sui comportamenti e sulle abitudini di vita degli adolescenti italiani, prodotti da un eccesso di visione televisiva, sono ampiamente documentati delle indagini annuali su questo tema svolte dalla Societa’ Italiana di Pediatria.

L’overdose televisiva condiziona – in peggio – tutti i comportamenti degli adolescenti: da quelli alimentari a quelli sociali. Questo avviene, certamente per effetto del tipo di messaggi e di modelli che la televisione veicola, ma anche perche’ passare piu’ di tre ore al giorno davanti alla TV, indipendentemente dalla qualita’ dei programmi visionati, degrada in modo sensibile la qualita’ di vita: meno attivita’ fisico-sportiva, meno socializzazione, meno stimoli culturali, meno tempo trascorso con i genitori.

"Sappiamo bene – dice il Presidente della SIP Pasquale Di Pietro – che non e’ con un giorno di "moratoria" che si risolvono i problemi, ma il nostro obiettivo e’ iniziare a sensibilizzare sia i genitori che i ragazzi sul fatto la TV non deve rappresentare una assoluta necessita’ e che ogni tanto se ne puo’ anche fare a meno. Se poi la giornata senza TV diventasse almeno una abitudine settimanale, tanto meglio".

"Organizzarsi in famiglia per un giorno senza TV – sottolinea Il Vice Presidente della SIP, Gianni Bona – puo’ anche diventare una abitudine divertente e fornire un utile spunto per riservare piu’ momenti al dialogo o al gioco tra genitori e figli".

"Nel lanciare la campagna Un giorno senza TV – aggiunge Bona – la Societa’ Italiana di Pediatria vuole anche continuare a mettere in evidenza il problema dell’affollamento pubblicitario in particolare nella fascia oraria specificatamente destinata ai ragazzi che dovrebbe risultare "protetta".

Dagli ultimi rilevamenti effettuati dalla SIP e riguardanti il secondo quadrimestre 2008. su Italia 1 (monitorata perche’ risulta essere la rete piu’ vista da bambini ed adolescenti), la media oraria di spot e’ risultata essere 47,6 ogni ora, con una percentuale di pubblicità pari al 26,29% del tempo totale di trasmissione.

Dai dati provvisori del 2008 emerge che uno spettatore che se guardasse per 2 ore al giorno i programmi di Italia 1 nella fascia oraria monitorata vedrebbe, in un anno, circa 35.000 spot pubblicitari: 2000 in piu’ rispetto al 2007, 4000 in piu’ rispetto al 2004 e circa 9000 in piu’ rispetto al 2000 (primo anno in cui la SIP ha iniziato i monitoraggi).

Nel 2° quadrimestre il monitoraggio ha interessato anche Canale 5 (nel primo quadrimestre era stata monitorata RAI 3) e anche su Canale 5 i risultati sono pressoche’ allineati a quelli di Italia 1.

(fonte: http://www.sip.it)

Lascia un commento