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A Belgioioso, dopo la scuola, si può stare al “Muretto”, un post-scuola con educatori

Il servizio nasce per aiutare i genitori che lavorano e rientrano tardi: si parte con 5 bambini.

Accogliere bambini e ragazzi nelle ore pomeridiane, al termine delle lezioni scolastiche, offrire loro stimoli educativi, progetti didattici, attività ricreative. Ma soprattutto aiutare in modo concreto i genitori che lavorano e che si trovano in difficoltà nella gestione dei figli, quando al pomeriggio la scuola finisce.

E’ la
Casa dell’Accoglienza alla vita di Belgioioso che ha realizzato il centro di aggregazione giovanile, “Il Muretto”, in via XX Settembre, rivolto a tutto il territorio della Bassa. Ma non intende essere solo un servizio di post scuola, dove parcheggiare bambini e ragazzi, vuole piuttosto diventare un luogo di riferimento, un ambiente stimolante, dove un gruppo di persone preparate forniscano un preciso percorso educativo.

Un obiettivo ambizioso ma possibile per i responsabili della Casa dell’Accoglienza, impegnati da trent’anni ad aiutare mamme sole e i loro figli, ponendosi come valore fondamentale la vita e la sua tutela. L’educatrice responsabile, Federica Meloni, è affiancata da personale qualificato e per ora si occupa di cinque bambini. «Il Muretto – spiega – – vuole diventare un centro a disposizione del territorio, si rivolge a tutti i genitori che lavorano e cercano un punto d’appoggio, ma anche a quei ragazzi che devono essere seguiti con attenzione perché troppo vivaci o perché hanno difficoltà scolastiche. Presto avvieremo laboratori e organizzeremo gite per coinvolgere maggiormente i nostri piccoli ospiti».

Sharon ha 11 anni e insieme a sua sorella Nikita frequenta il centro nelle ore pomeridiane. «Mi piace stare qui, tranne quando devo fare i compiti – dice Sharon -. Disegno e dipingo e ci insegnano che non bisogna essere bulli e che bisogna capire chi è malato e chi è diverso da noi».

«Il progetto nasce da un’analisi della situazione minorile, abbiamo svolto diversi incontri con le varie realtà territoriali – spiega don Antonio Vitali, assistente della Casa dell’Accoglienza – ed è emersa una crescente presenza di bambini e di preadolescenti in stato di disagio. Con questo termine si intende un minore che vive situazioni che creano sofferenza che lo portano ad avere problemi di inserimento e di socializzazione. Intendiamo combattere rischi di esclusione sociale e di abbandono scolastico ma anche sollevare le famiglie in difficoltà da compiti educativi specifici».

La villa di via XX Settembre 82, completamente ristrutturata, funzionerà per il periodo scolastico, dalle 14.30 alle 18.30. Nei periodi di chiusura delle scuole l’apertura è prevista con orari più flessibili. E’ possibile frequentare anche solo alcuni giorni settimanali.

«Il nostro sogno – afferma don Antonio – è quello di riuscire ad attrezzarci anche per il fine settimana, in collaborazione con gli oratori della zona, costituire un gruppo di giovani che partecipi volentieri all’iniziativa». Per informazioni telefonare allo 0382-969081.

(fonte: la Provincia Pavese dell’11 dicembre 2009 – autore: Stefania Prato)

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