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A Broni il bilancio dello sportello per le mamme in crisi

A quasi 4 anni dalla sua nascita, l’associazione di volontariato «Sportello mamma», può fare un bilancio.

Con la presentazione del libro «Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo» di Gianni Biondillo e Severino Colombo, a Broni (domenica 15 marzo alla Villa Nuova Italia) ritornano le iniziative firmate Sportello Mamma. A quasi 4 anni dalla sua nascita, l’associazione di volontariato «Sportello mamma», può fare un bilancio. Era l’ottobre del 2005 quando Alessandra Uboldi decise di costituire un organo di sostegno alle madri, in particolar modo per prevenire la depressione post partum, «al fine di garantire stabilità e serenità alla famiglia», spiega la presidente Uboldi.  Per questo Sportello Mamma offre ascolto alle giovani mamme in difficoltà che si rivolgono all’associazione: «Per una persona ansiosa o depressa, bisognosa quindi di intervento psicologico, è fondamentale garantire l’ascolto immediato proprio nel momento di crisi. Anche se da parte di persone senza competenza specifica. Sta a chi risponde, indirizzare la persona in difficoltà alle strutture e ai professionisti di cui ha bisogno, per garantire un’assistenza adeguata». Non di rado l’associazione ha fatto da «ufficio di segnalazione», collaborando con gli assessorati municipali, con la parrocchia o con i carabinieri. Sportello Mamma infatti, lavorando per lo più attraverso posta elettronica e cellulare, riceve richieste di aiuto da tutta Italia. Ma il lavoro dell’associazione è anche e soprattutto sul campo. Oltre all’assistenza materiale alle mamme con problemi economici i volontari si rendono disponibili, in casi di urgenza, a custodire i bambini. E questo può avvenire in una sala dell’Asl di Pavia, presso l’ospedale di Broni, in un locale della parrocchia opportunamente attrezzato e messo a disposizione dal parroco. E tra le novità di quest’anno anche l’iniziativa di offrire una borsa di studio su questi fronti pedagogici: «Sarà indirizzata a uno studente o specializzando in medicina, presso l’università di Pavia, che svolga la tesi sull’argomento di cui ci occupiamo peculiarmente: la depressione post-partum. Grazie ad alcuni sponsor è stata raggiunta una cifra che appare ragguardevole e il Dipartimento di Psichiatria sta ora individuando la persona adatta».  Un’attività di volontariato che ha portato una nota di colore nella sala d’aspetto dell’ambulatorio di pediatria presso il nuovo ospedale di Broni-Stradella con complementi di arredamento quali tavolini, seggioline, fasciatoio, giochi e giocattoli: «Per rendere l’attesa del medico più accettabile ai piccoli pazienti», spiega Alessandra Uboldi. (s. co.)

(fonte: la Provincia Pavese del 14 marzo 2009)

 

 

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