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A Garlasco gli studenti sono tutti integrati

Siano bambini nati in Italia o bambini arrivati da piccoli, «qui i ragazzi sono tutti uguali» afferma l’assessore Marchiselli. E chi ha problemi viene seguito.

L’effetto Gelmini sulla composizione delle classi in rapporto agli stranieri taglia fuori in blocco le scuole di Garlasco. Alle elementari di via Toledo, circolo didattico cui fanno capo le primarie di Dorno, Gropello, Alagna, Borgo San Siro, Zerbolò, gli studenti stranieri sono 125 su un totale di 924. Alle media Duca degli Abruzzi 90 su 730. Si tratta di ragazzini nati in Italia o emigrati da piccolissimi. Ininfluenti quindi ai fini della soglia massima di presenze straniere per classe indicata dal ministro come strumento per evitare le classi “ghetto” e favorire l’integrazione. Per il prossimo anno scolastico la Gelmini ha richiesto che in ogni aula gli immigrati non rappresentino una quota superiore al 30%, escludendo poi dal calcolo gli scolari nati in Italia o con padronanza della lingua italiana. «Di ragazzi stranieri con problemi di comprensione linguistica se ne contano sulle dita di una mano – spiega Rita Motta, insegnante e portavoce della primaria Poma di via Toledo – . Sono una piccolissima minoranza e vengono seguiti da un’insegnante. Per il resto puntiamo su progetti ad ampio raggio rivolti a tutta la classe». Lo scopo è formare mentalità evolute nel rapporto con le altre culture in tutti gli studenti, a prescindere dalle origini. Origini che non rappresentano più un ostacolo all’apprendimento in quanto gli stranieri sono in larga maggioranza di seconda generazione. Lo stesso vale alla media di via Bozzola, dove comunque il taglio dei pomeriggi penalizza l’extradidattica incentrata anche sull’interculturalità. L’assessore alla Scuola Santino Marchiselli ha rimarcato quanto sia cambiato il quadro rispetto agli anni Novanta, quando Garlasco segnalava i primi significativi fenomeni migratori dall’estero. «I nostri ragazzi stranieri sono di fatto italiani. I problemi di comunicazione li abbiamo con le famiglie, non con i giovani nati e cresciuti qui». A Garlasco su dieci nuovi residenti tre sono stranieri, il resto è appannaggio delle delle famiglie di connazionali in arrivo da Milano. Simona Bombonato

(fonte: la Provincia Pavese del 18 febbraio 2010)

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