Il giornale

A scuola la Costituzione diventa poesia

Hanno preso tra le mani la Costituzione, hanno studiato i principi fondamentali e li hanno trasformati in poesie. 

Ora il lavoro della quinta A del Vallone e del maestro Carlo Marconi è diventato un libro «Lo stato cantato». E un video: i bambini leggono la Costituzione e i “grandi”, dal sindaco al vescovo, le loro poesie. «Abbiamo fatto un percorso sulla costituzione – spiega il maestro Marconi – abbiamo cercato di capire le ragioni storiche per cui si è arrivati a questo documento». Con la passione dei bambini «entrati nell’ “ossessione poetica” – spiega l’insegnante – sempre alla ricerca della rima». Parole semplici ma importanti, come quelle sull’uguaglianza:

«Tu parli l’italiano, lei sa solo il dialetto, io sono musulmano lui un cattolico perfetto; voi siete benestanti, io vivo in povertà, ma abbiamo tutti quanti la stessa dignità; io sono un uomo anziano e tu sei una ragazza, lei viene da Milano, lui appartiene a un’altra razza; io non ho mai studiato, tu scrivi sui giornali: la legge dello Stato però ci vede uguali».

A leggere i loro scritti saranno il prefetto Buffoni, la dirigente dell’ufficio scolastico Angelici, il questore Di Fonzo, il procuratore Cioppa, il presidente della Provincia Poma, il sindaco Cattaneo, il vescovo monsignor Giudici, don Giancarlo Codiglioni, parroco di S. Alessandro Sauli, don Carlo Marin, parroco di S. Luigi Orione, don Alessandro Comini, sacerdote dell’Associazione Casa del Giovane e Chiara Pietrella, educatrice della Fondazione Adolescere.

(fonte: la Provincia Pavese del 27 giugno 2010 – autore: Marianna Bruschi)

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