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Adolescenti on line, così è un’ossessione

Ore e ore connessi a internet, anche tre al giorno, quasi tutte chattando. Lo dice una ricerca dell’assessorato alle politiche giovanili di Vigevano in collaborazione con il Centro Risorse Handicap. E il 62,7% dei teen-agers ducali va su internet almeno una volta al giorno.

Adolescenti on line, così è un’ossessione

L’assessore: «Anche tre ore al giorno a scapito di lettura e interessi culturali». Il preside: «In classe l’attenzione è in calo Linguaggio cambiato»
 
Lo studio, che sarà presentato al centro Fateci Spazio l’11 novembre, riguarda un campione di 2235 ragazzi che frequentano l’ultimo anno delle scuole medie, le superiori e le scuole professionali post diploma. La maggior parte delle ore on line passano chattando. E il 55,7 per cento quotidianamente si collega a una chat line. Questo va a discapito degli interessi culturali, in modo particolare nei maschi, che oltre a biblioteche e musei cominciano a disertare anche i classici ritrovi in compagnia.

Al crescere dell’età inoltre aumenta il tempo passato in chat line, anche di notte. Il quadro, su cui riflettere, sono case con i genitori davanti alla tv e i figli, nella loro stanza davanti al pc. Sembra infatti non si esercitino grandi controlli sull’accesso al web dei più giovani, con ricadute sulla vita di tutti i giorni. Il tempo trascorso in internet si rivela inversamente proporzionale a quello dedicato alle attività culturale. Soprattutto man mano che si esce dal periodo dell’adolescenza.

La situazione è a rischio e lo conferma l’assessore ai servizi scolastici Antonella Mairate. «Passare troppo tempo davanti al computer – dice – collegati magari a una chat line fa perdere il contatto con la realtà. Abbiamo riscontrato tramite questa ricerca nei giovani vigevanesi una carenza di rapporti sociali. Questa iniziativa, che si inserisce all’interno del progetto «Crescere insieme per crescere tutti», ci ha dato non soltanto la possibilità di conoscere meglio i ragazzi vigevanesi, ma anche di interagire con loro. Ci siamo resi conto che molti, se stimolati, rispondono bene e dimostrano di avere dei valori tradizionali». In una scala di valori la famiglia per i giovani vigevanesi rimane sempre al primo posto. Il 61,4 per cento di loro sostiene che «conti moltissimo».

Eppure questa tendenza a muoversi on line e sviluppare rapporti «a distanza» (per modo di dire visto che spesso si chatta tra vicini, come un moderno telefono senza fili) influenza anche il rendimento scolastico. «Noi sappiamo che i ragazzi passano molto tempo su internet – dice Lucio Sollima preside della scuola media Bramante – . Come insegnante riuscivo a capire se ci fossero dei problemi, ma come preside ho un pò perso il contatto diretto con gli alunni.

Nei consigli di classe il tema non è stato mai affrontato, ma gli insegnanti spesso ne parlano tra loro. Si usano molto youtube per i filmati, facebook e le chat. Questo provoca dei cali di attenzione sempre maggiori durante le lezioni. Una volta si dava la colpa alla tv, mentre oggi il computer ha modificato il modo anche di comunicare. Ormai i ragazzi scrivono come se fossero sempre in facebookl».

Il tema sarà sviscerato nel convegno dell’11 novembre (ore 9-13) all’Auditorium Mussini e poi al Fateci Spazio (17-19).

(autore: Andrea Ballone – fonte: la Provincia pavese del 4 novembre 2009)

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