Il diario

Aria nuova

A Milano si chiama Giuliano Pasapia detto l’arancione, a Cagliari si chiama Massimo Zedda detto u uraganu, a Trieste si chiama Roberto Cosolini detto anche la bora di sinistra, a Napoli si chiama Luigi De Magistris detto masaniello è ritornato (sua la frase stavolta amm’scassato veramente), in provincia di Pavia si chiama Daniele Bosone detto il candidato della mela (e vabbè), nelle toscane Grosseto, Montevarchi nel Valdarno aretino e Sansepolcro in Valtiberina si chiamano rispettivamente Emilio Bonifazi, Francesco Maria Grasso e Daniela Frullani, sono gente toscana e sono democratici (praticamente la crème de la crème), nel resto dell’Italia ci sono nomi nuovi e nuovissimi e altri vecchi e vecchissimi che se ne vanno. E’ l’aria di cambiamento. E’ arrivata. Era ora. "Mamma ma Pisapia è il nome o il cognome?" "il cognome, A la grande"
"Zedda è maschio o femmina?"
"maschio"
"strano"
"oggi è tutto strano tesoro mio, non senti un’aria nuova?"

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