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Biblioteche, a Pavia un boom di prestiti e di iscritti

Sia alla Biblioteca Civica che alla Biblioteca dei Ragazzi, nel 2008 è aumentata l’utenza.

Gli italiani leggono poco, e le statistiche non si muovono di un millimetro: chi legge un libro al mese, in Italia, resta un caso raro. Eppure a Pavia le biblioteche hanno registrato un aumento sia delle persone iscritte sia dei prestiti di libri: che la crisi ci abbia messo lo zampino? I prestiti sono aumentati dell’8% circa per la Biblioteca Ragazzi Paternicò Prini, un po’ meno, del 6,5%, le operazioni della Biblioteca Civica Bonetta. In entrambe le biblioteche, poi, il numero di utenti nel 2008 rispetto all’anno precedebte è aumentato del 4,5%. Non male come bilancio per un anno in cui le librerie lamentano stasi se non una vera e propria diminuzione delle vendite. Sono soprattutto i bambini a prendere di più in prestito, i lettori adulti si rifugiano forze nelle edizioni tascabili. Certo è che in periodo di crisi economica, il libro non costituisce un bene di prima necessità, e in caso di bisogno l’acquisto salta. Si ricorre quindi allo scambio tra amici e alle biblioteche dove si trovano libr per tutti i gusti. Per Giovanna Rota, istruttrice culturale della Biblioteca per Ragazzi di via Volta, non si tratta solo ed esclusivamente di crisi: «Credo che a Pavia sia aumentato in parte l’amore per la lettura anche grazie alle tante iniziative organizzate dalla biblioteca: quando ci sono i pomeriggi dedicati alla lettura i prestiti registrano incrementi notevoli e nell’ultimo anno abbiamo intensificato ulteriormente le attività». Che età hanno gli utenti? «Da pochi mesi a 11 anni, alcuni vengono ogni mese e prendono in prestito almeno tre libri alla volta, altri ne leggono uno solo». Dina Fusco invece è la responsabile del prestito presso la Biblioteca Bonetta insieme a Lucia Portale. E giustifica l’incremento degli utenti con la crisi e l’ampliamento del fondo librario della biblioteca: «La nostra utenza è molto cambiata nel corso dell’ultimo anno: grazie ad un incremento del patrimonio librario di circa il 20% in un anno siamo riusciti ad andare incontro alle esigenze dei lettori, che sono i primi a suggerirci cosa comprare in base ai loro gusti personali». E sottolinea come alla Bonetta vengano pavesi dai 5 agli 85 anni: «Prendono a prestito di tutto, molto più di prima. L’iniziativa degli audiolibri per i non vedenti ha avvicinato persone che prima non potevano frequentare la biblioteca». (anna ghezzi)

(fonte: la Provincia Pavese del 26 novembre 2008)

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