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Cassolnovo, il caro-asilo «Troppi 300 euro mensili»

I genitori incontrano l’assessore.

I genitori dei bambini che frequentano il nido di Cassolnovo protestano per il caro-rette. Quando il Comune ha spedito le lettere in cui si diceva che per il nido non bastavano più 170 euro, una ventina di genitori hanno deciso di riunirsi e chiedere un incontro all’assessore ai servizi sociali Angelo Piazza.
 Domani mattina alle 11 in municipio gli diranno di persona di abbassare le rette. L’aumento varia dal 17 al 76 per cento, grazie anche all’introduzione delle fasce di reddito secondo il criterio dell’isee che tiene conto di vari indicatori tra cui possesso di beni immobili e dimensioni del nucleo famigliare. Oggi il nido costa per tutti 170 euro. Con la riforma che andrà in vigore da settembre chi ha un reddito isee che rientra tra gli 0 e i 5mila euro pagherà 200 euro, chi stra tra i 5 e gli 8mila 250 e chi va oltre gli 8 mila 300 euro. Il ritocco delle rette riguarda sia i bambini che frequentano l’asilo nido Manzoni a Cassolnovo che il Balocco a Molino del Conte. «In realtà – spiega uno dei genitori- pagheremo tutti 300 euro ai quali si aggiungono i 5 euro giornalieri del buono mensa. Insomma per mandare i bambini al nido si arriva a spendere 400 euro al mese. Qualcuno dice che ci conviene mandarli dai privati, ma noi vogliamo mandarli a Cassolnovo perchè il servizio è buono e poi dà diritto alla precedenza in futuro nelle liste d’attesa della scuola materna. Nell’incontro di venerdì chiederemo all’assessore ufficialmente di abbassare le tariffe». Le fasce di reddito infatti stando a quanto dicono i genitori non vanno incontro alle esigenze di nessuno e tutti pagheranno il massimo. «Un isee sotto gli 8mila euro – spiega uno di loro – ce l’ha un pensionato. In famiglia siamo in due e lavoriamo entrambi con stipendi normali da 1200 euro. Ci troviamo a pagare 300 euro di nido. Non appena è arrivata la lettera uno dei genitori ha deciso di mandare il proprio figlio in un altro nido perché non poteva permetterselo».

(fonte: la Provincia pavese dell’8 aprile 2010 – autore: Andrea Ballone)

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