Il diario

Compiti

A la grande fa le moltiplicazioni con la virgola e canta le tabelline. Ogni tanto ride isterica e supplica di fare una pausa. A la piccola legge la sua lettura mettendosi le mani sulla fronte perché la Mamma ha acceso la luce è lei è contro la luce accesa anche quando c’è buio pesto. A la grande dice ad A la piccola di piantarla di leggere a voce alta e di togliere le mani dalla fronte che quel gesto la irrita. A la piccola dice ad A la grande di smettere di cantare altrimenti le lancerà l’astuccio giù dal tavolo. La Mamma sembra una pazza, seduta al tavolo della cucina a dirigere il traffico tra le due che si ostinano a fare i compiti insieme in cucina, pur avendo una cameretta ciascuna, con tanto di scrivania e (ma solo per chi la gradisce) una lampada spaziale. Niente. Loro devono stare insieme in cucina e insultarsi a vicenda, altrimenti non c’è gusto. La cosa giusta da fare sarebbe imporsi e mandare ciascuna A nella propria stanza. La cosa reale è che così facendo la Mamma correrebbe da una stanza all’altra perché loro, o la chiamerebbero per un aiuto, o si distrarrebbero infinitamente. La cosa normale sarebbe che le A minuscole i loro compiti li facessero da sole senza bisogno nè di aiuto nè di essere richiamate alla concentrazione. Chi ci riesce è bravo. Chi ci riesce mi fa sapere gentilmente quali strategie adotta?

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