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Computer per i bimbi di Pediatria

Sono cinque i computer regalati e installati nella nuova aula di informatica, in un angolo colorato della scuola del Policlinico San Matteo di Pavia, grazie ai proventi della vendita del cd “Caro papà Natale”.

Simone allarga lo zoom di Google maps su Binasco. E arriva fino al tetto della sua casa. Da cinque giorni è ricoverato al terzo piano della clinica Pediatrica ma grazie a Internet resta in contatto con gli amici, scopre cosa accade fuori dal San Matteo. Merito della nuova aula di informatica, realizzata grazie ai proventi della vendita del cd “Caro papà Natale”, un progetto realizzato dall’associazione Claudio Moretti di Erbusco (Brescia) in collaborazione con il Credito Valtellinese.  I cinque computer regalati – due dei quali sono portatili per poter essere usati anche da chi è costretto a rimanere a letto – sono installati già da qualche giorno in un angolo colorato della scuola in ospedale. E ieri mattina, per il taglio del nastro insieme al presidente della fondazione Alberto Guglielmo, al primario Franco Locatelli e alla coordinatrice del terzo piano Maria Antonietta Marchi, i funzionari del gruppo bancario hanno portato anche cinque scatoloni pieni di gadget, magliette, peluche-portachiavi per tutti i piccoli degenti.  Il San Matteo è uno dei tredici ospedali con lungodegenza pediatrica coinvolti nell’iniziativa. «Stiamo davvero realizzando un sogno – spiega emozionata Annamaria Andreoli, presidente dell’associazione Moretti -. L’anno scorso siamo riusciti a mettere insieme quindici artisti di fama nazionale e internazionale che hanno interpretato canzoni di Natale. Ne cito solo alcuni: Eugenio Finardi, Little Tony, Povia, Fabio Concato, Cheryl Porter e Roby Matano che oggi è qui con noi a rappresentare l’intero gruppo di generosi artisti. Il cd è andato benissimo, ne abbiamo vendute quasi 13mila copie». Anche a Pavia l’oratorio di San Mauro ha adottato il progetto, promuovendo tra i parrocchiani la vendita dell’album musicale. «Vorremmo portare qui i ragazzi del nostro oratorio per dimostrare che chi si spende per gli altri ottiene risultati» dice il parroco.  «Con questo progetto ci proponiamo di rendere i piccoli pazienti uguali ai loro amici che sono rimasti a casa – spiega il direttore generale del Credito Valtellinese Luciano Camagni -. Garantire loro gli stessi svaghi, gli stessi programmi scolastici, la possibilità di rimanere in contatto fra loro e, soprattutto, di combattere la noia».  Quella al San Matteo è la seconda aula inaugurata.  Poi il progetto farà tappa a Catania, Roma, Milano, Palermo, Verona «e in altre città italiane collegat da un filo ideale di solidarietà» dice Andreoli. «Siamo fieri che il nostro ospedale sia stato scelto tra i beneficiari – spiega il presidente della fondazione, Alberto Guglielmo -. Sappiamo che è molto difficile per un bambino rimanere in ospedale. Dovrebbe essere un passaggio temporaneo invece, purtroppo, ci sono piccoli pazienti che restano qui per settimane, anche per mesi. Vorremmo che oltre alle cure ricevessero un’accoglienza il più possibile simile a casa loro. E la scuola interna va, da decenni, in questa stessa direzione». Maria Grazia Piccaluga

 
(fonte: la Provincia Pavese del 13 febbraio 2009)

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