Il diario

Contatti extra-terrestri

"pronto Laura? guarda, parliamone, perchè dobbiamo accordarci subito!"

"ponto, ponto??? come ti chiami?"

"ecco, adesso loro sono al cinema, poi tornano e noi mangiamo, e dopo usciamo"

"ponto, ponto??? chi sei? hei, allora, non ti ricoddi più chi sei???"

"…e speriamo di arrivare in tempo, perchè se noooo…non so… sono molto preoccupata"

"signore, ti chiami sette nove?"

"massì, Laura, comqunque quando torniamo ti facciamo uno squillo così sai che siamo tornati"

"pontoooo!!! ti chiami Lauro?"

"…va bè, dai, Laura, allora ci vediamo al compleanno di Sara… ciao ciao ciaciao"

"ti chiami Lauro? babene Lauro, a domani a domani!" Qui in montagna è martedì, piove, dalla finestra della casa della città di A della famiglia B si vedono i monti e il cielo scuro. Il mago G è riapartito alla volta di casa perchè il lavoro chiama, almeno per un’altra settimana (poi tornerà in montagna e questa volta si fermerà per un po’). La Mamma, le due A minuscole e la nonna R hanno un fitto programma di cose da fare – tra le quali c’è anche andare a cercare la casa di Heidi e del nonno sui monti e poco importa se la Valle d’Aosta non è il posto giusto. La pioggia scombina un po’ tutti i piani, così bisogna velocemente passare al piano B. Mentre la Mamma e la nonna R ci pensano, le A minuscole in casa fanno telefonate (finte) a un cellulare (immaginario). A la grande segue un filo abbastanza logico. A la piccola no, ma questo a lei non importa.

Lascia un commento