Il diario

Estate

Estate


"se fosse per il tempo, aspetta e spera;
se fosse per il lavoro, non si sentirebbe la differenza perché tu lavori come sempre e dici sempre non ho tempo e oggi non riesco;
se fosse per il fatto che si parte, manca ancora troppo tempo;
quindi, Mamma, da dove si riconosce che è estate?"

"non so, A la grande. per esempio dal fatto che potete fare lunghe dormite fino alle 11 del mattino e il pomeriggio non avete attività?"

"sì, ma poi?"

"Netflix?"

"è vero, Netflix"

Come lo scorso anno, allo scoccar della fine della scuola, abbiamo riattivato l’abbonamento a Netflix, per vedere filme serie alla sera, e anche in caso di noia noiosa. Il mago G va avanti a cibarsi di tv col tubo catodico. Noi tre, una mauiscola e due minuscole, di un somministratore di intrattenimento virtuale che sa un po’ di cinema e un po’ di computer, letto e tazza di tè sul comodino. So che l’estate dovrebbe essere mare, montagna, piscina e verdi parti in collina con panorami mozzafiato, grest, mostre e gite fuoriporta. Ma noi qui si lavora a pieno ritmo, inoltre il tempo non suggerisce atmosfere estive, e quindi le cose cambiano. Le regole si sovvertono. Assurdo, forse. Ma è la realtà bellezza. E quindi.

Netflix.

Ed è subito estate.

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