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Festa speciale tutti insieme in Pediatria

Babbo Natale ha la spilla dell’Unicef puntata sulla tunica rossa. E non arriva a bordo di una slitta trainata dalle renne ma con l’autogru dei vigili del fuoco che ieri mattina hanno issato la scala fino al quarto piano della Pediatria.

Festa speciale al San Matteo: per la prima volta medici, infermieri, volontari e bambini hanno organizzato una festa di Natale unificata. Non più in giorni e in piani diversi. «Merito anche dell’Agal» dice il neo-primario Franco Locatelli. Il sindaco Piera Capitelli, il vescovo Giovanni Giudici, il direttore generale dell’ospedale Pietro Caltagirone hanno partecipato alla cerimonia in aula Burgio che un veterano della Pediatria pavese, il professor Giorgio Rondini, ha definito «davvero commovente».  Protagonisti della festa: i bambini. Che nei lavori realizzati nei vari reparti e alla scuola interna dell’ospedale raccontano i loro sogni. Desideri semplici. «Vorrei essere vicino al nonno e alla nonna» si legge su una delle tante calzine colorate appese a un camino di cartone. «Vorrei giocare a basket con Michael Jordan», e ancora «vorrei che la mamma giocasse un po’ con me alla play station». Desideri e auguri anche sulle palline dell’albero di Natale di carta, realizzato al Day Hospital oncologico.  Per qualche ora i bambini ricoverati, scesi al primo piano della palazzina in pigiama e ciabattine, non pensano alla malattia. Distratti dalla dalla Favola di Natale raccontata e musicata dalla Camerata de’ Bardi. E dalle canzoni della Corale Verdi che ha contagiato tutti i presenti: genitori, bambini, medici e personale. E i tanti volontari «grazie ai quali la degenza viene umanizzata» ha detto il professor Franco locatelli.  «Il volontariato è fondamentale qui – ha aggiunto confortato da un lungo applauso -. Imprescindibile per dar risposte e lenire le difficoltà sociali e talvolta anche economiche delle famiglie e dei pazienti». Sono i volontari che passano nei reparti per sostenere i genitori spaesati, che gli cercano un alloggio se vengono da lontano, che tengono compagnia ai bambini. Sono volontari i clown-dottori. Tanti i gruppi che si alternano. Ieri toccava alla “Giostra dell’allegria”. E poi c’era l’Unicef con un Babbo Natale volontario. E Pietro del Cral del San Matteo, pure con barba finta e abito rosso che ha distribuito i doni raccolti grazie alla generosità della gente.  «Siamo qui per voi» ha detto Antonietta marchi ai bambini e alle mamme. Con la voce rotta dall’emozione e, forse, dalla stanchezza dei preparativi. «Provo un senso di gratitudine per chi lavora in questa clinica – ha detto il vescovo Giudici – E un grande affetto per i bambini che sono qui ricoverati». (m.g.p.)

(fonte: la Provincia Pavese – 21 dicembre 2008)

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