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Fotovoltaico sulla scuola

120 mila euro circa per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da installare sul tetto della scuola materna di Marcignago.

Un intervento che vedrà in gioco oltre 100 mila euro. 114 mila per le opere e 6 mila per le spese relative a progetti e collaudi per la precisione. Totale: 120 mila euro circa, adoperati per la realizzazione di un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica di distribuzione, da installare sul tetto della scuola materna di via Caduti di Nassiriya. E’ questo il progetto approvato dalla giunta comunale di Marcignago, appena qualche settimana fa. L’impianto fotovoltaico, in grado di trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica, senza l’uso di dispositivi o meccanismi in movimento, appare come uno dei più promettenti metodi di produzione di energia, a partire da quella solare, per fronteggiare la domanda di energia elettrica, attutendo l’impatto sull’ambiente. Del progetto, che dovrebbe essere finanziato per 37 mila euro da contributi (chiesti dall’Amministrazione) e per 83 mila dall’assunzione di leasing, si dimostra entusiasta il sindaco, Angelo Cremaschi. «I primi atti fondamentali – ha spiegato – sono stati compiuti. Abbiamo dovuto sottostare ai tempi tecnici connessi alla burocrazia, ma sono molto soddisfatto del progetto. Abbiamo chiesto anche i contributi che speriamo ci vengano dati. Il progetto, comunque, entro l’estate dovrebbe essere portato a termine». L’impianto, installato sul tetto della nuova scuola materna, si inserisce nel quadro della “modernizzazione” cominciata con l’inugurazione del nuovo plesso scolastico il 6 gennaio, posizionato in un’area di 12 mila mq, comprendente anche un’area verde di 6-7 mila mq. Adatto a ospitare circa 86 bambini, il plesso scolastico, decentrato rispetto al paese, ha avuto anche un altro merito: quello di liberare il centro storico dal traffico (di automobili e scuolabus) che si registrava in occasione dell’uscita da scuola dei ragazzi. «Con il decentramento della scuola – conclude il sindaco – e la presenza dei nuovi dossi, si registra infatti un notevole calo del traffico o comunque una minor velocità delle auto, costrette a rallentare, con l’aumento della sicurezza per i pedoni». Michela Cantarella

 
(fonte: la Provincia Pavese del 13 marzo 2009)

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