Il diario

Freddo

"avete freddo lì dietro?" "no" "bene A la piccola…e tu A la grande?" "io sì, tanto" "come fai ad avere freddo A la grande, ti sei messa anche gli scaldamuscoli"
"infatti non ho freddo ai muscoli, ho freddo ai piedi"
"e i guanti? dove sono i tuoi guanti?"
"li abbiamo dimenticati"
"come abbiamo? tu li hai dimenticati!"
"però tu potevi dirmelo"
"A la grande ma che risposta è?..uff…e le orecchie? pensavo che quella bella cuffiona viola che ti ho regalato bastasse"
"però stamattina non me la sono messa perchè ho le trecce, ricordi?"
"le trecce…giusto"
"e il naso? va bè, il naso è normale che sia ghiacciato…"
"…"
"e il freddo nelle ossa? hai detto freddo nelle ossa A la grande? eppure il tuo maglione è pesante, no?"
"ma io ho freddo, non senti che barbello? ho persino i denti ghiacciati"
"ecco, ci mancavano i denti. e la testa? non dirmi che hai anche mal di testa per il freddo, perchè io ti avevo detto di mettere la cuffia anche se avevi le trecce"
"no, solo le orecchie sono fredde, la testa è calda"
"e allora cosa c’è che non va?"
"è che nella fretta che tu mi metti sempre mi sono dimenticata la cannottiera e ho messo le calze di filanca"
"aaaaaaaa…vedii???? hai visto che fai di testa tua e ti dimentichi tutte le cose importanti? allora adesso non lamentarti!"
"non mi sto lamentando Mamma, sei tu che mi hai chiesto se ho freddo"
"…insomma dai, fa niente, siamo arrivate a scuola e dentro ti scalderai. scendete su. ecco, tiro fuori i buoni pasto…i buoni…azz…i buoni pasto" "cos’hai Mamma?" "i buoni pasto. li ho dimenticati a casa" Questa mattina nell’auto della Mamma, sui sedili posteriori, due esseri minuscoli e imbacuccati (non abbastanza evidentemente) stavano incastrate, inebetite e vicine come il bue e l’asinello (per quanto i seggiolioni possano permettere di stare vicini) nel tratto che da casa B porta alla scuola materna. A la piccola era ben foderata anche grazie al fatto che ancora si fa vestire come Mamma vuole senza proferire parola. A la grande stava messa un po’ male, perchè i compromessi sull’abbigliamento, frutto delle lotte intestine che ogni mattina la Mamma deve affrontare con lei, non sempre portano a risultati sensati. Un po’ per lo sfinimento, un po’ perchè per sua natura la Mamma non è una molto portata per dedicare all’argomento "vestiti" più di 10 minuti, certe volte si esce di casa con abbinamenti disastrosi e malsani e se ancora non bastasse il letargo fisiologico che viene represso per ottemperare al dovere, assale la Mamma e la fa diventare l’essere più svampito della terra. Forse il suo è un organismo a pannelli solari, forse le sue sinapsi sono come l’acqua che a zero gradi centigradi si congela, forse con il freddo e il buio il suo cervello fatica a funzionare. Sia come sia, la Mamma e il freddo insieme non danno buoni frutti.

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