Il diario

Garibaldi e il Caimano

"perchè Garibaldi lo chiamano l’eroe dei due mondi?" "perchè compì imprese eroiche in Europa e anche in America e poi perchè unì in un solo paese – l’Italia – due regni che fino ad allora erano stati divisi, il Regno di Sardegna che era dei re Savoia e il Regno delle Due Sicilie che era dei re Borboni. Poi in mezzo c’erano altri regnetti, ma te li dico un’altra volta" "woooow…e poi?" "sai l’inno d’Italia, quello che vi piace moltissimo a te e ad A la piccola, quello che continuate a cantare perchè l’avete imparato a scuola?" "eh" "ecco, quello è l’inno d’Italia, se non ci fosse stato Garibaldi nemmeno l’inno ci sarebbe stato" "ma ha unito l’Italia da solo?" "no no, lui e altri mille soldatini coraggiosi che sono partiti da Quarto di Genova con lui con delle barche e poi sono sbarcati a Marsala" "e dov’è?" "Sicilia" "e poi?" "e poi, quando ha fatto un po’ di battaglie da Marsala in su hanno prima fatto scappare il re e la regina delle Due Sicilie, poi si sono fatti anche un po’ aiutare da quelli che abitavano lì e ne avevano piene le scatole di quel re e quella regina presuntuosi " "erano cattivi? " "mah…presente Re Giovanni di Robin Hood? ecco un po’ erano cattivelli così, cioè erano dei re, e i re vogliono sempre avere ragione " "eh sì, sono i re " "ecco, e insomma Garibaldi e i suoi soldatini hanno vinto un po’ dappertutto, però non sono nemmeno tornati tutti quelli che erano partiti, in compenso sulla strada se ne sono aggiunti altri " "quindi poi quanti erano? " "alla fine saranno stati anche duemila " "wwoooow…e poi? " "e poi Garibaldi è andato dal re del Regno di Sardegna, quello che stava in alto, e gli ha detto: tieni, qui c’è l’Italia unita e tu sei il primo re d’Italia, io per me non voglio niente, però non è che faresti entrare i miei uomini valorosi nel tuo esercito reale? " "e il re cosa disse? " "disse: "no, quegli straccioni nel mio esercito reale non li voglio, se vuoi ti do una medaglia che vale per tutti" "  "e Garibaldi?" "disse, uff, ma cosa gli dico adesso a quei poveretti? e va bene, ok, è meglio di niente" "e poi? " "poi è tornato nella sua isola di Caprera e lì è rimasto, tutto orgoglioso, di se stesso e delle sue giubbe rosse " "giubbe rosse chi? " "i suoi mille! avevano tutti la giubba rossa! " "tutta rossa rossa?" "rossa rossa, anche il fazzoletto per soffiare il naso in battaglia ce l’avevano rosso" "wooow. e ci sono ancora le giubbe rosse? " "aehm no, A la grande, adesso ci sono le giubbe rosa, le giubbe bianche e le giubbe nere. rosse però no, non è rimasta quasi nessuna " "peccato " "peccato sì" "e dove stanno quelle lì rosa, bianche e nere? " "al Parlamento " "non è che poi cacciano il re anche qui?" "no amore, noi qui non abbiamo un re, noi al governo abbiamo un caimano"

 

 

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