Il diario

Generazioni

La cugina I fa parte dei 14 nipoti (tra cui anche la sottoscritta) generati dai figli di nonno Livio e nonna Pia, i genitori di mia mamma (la nonna R). In breve: (i miei) nonno Livio e nonna Pia diedero la vita a Silvana, Marina, Renata, Giorgio, Paola, Claudio e Chiara. Dai matrimoni di questi sette figli (sei, a dire il vero, perché Claudio è rimasto signorino) nascemmo noi 14 nipoti: Fabio, Cristina, Michele, Ilaria, Silvia, Lorenzo, Sara, Marta, Marco, Eleonora, Stefano, Alessandro, Emanuele e (molti anni dopo) Eleonora Marina.  Abitando tutti  in città diverse, divisi tra Bergamo, Pavia, Crema e Cagliari, il quartier generale per i nostri incontri estivi era la Valle d’Aosta: tra Aosta, Pila e Fernier (un gruppetto di baite site nelle montagne che guardano Pila) ci si ritrovava un po’ qui un po’ là ed era qui che si recuperava il tempo perduto durante l’anno.  Poi le cose sono cambiate, siamo cresciuti tutti, noi abbiamo smesso di andare a Fernier, qualcuno se ne è andato lasciando nei nostri cuori delle voragini incolmabili e tanti bei ricordi e così abbiamo iniziato a vederci sempre più di rado.   Qualche anno fa la cugina I si è sposata in Germania e quella è stata la prima occasione dopo tanti anni per ritrovarci tra di noi, per raccattare i pezzi delle nostre vite degli ultimi anni e cercare di raccontare gli uni gli altri chi e come fossimo diventati. Ormai eravamo grandi, di cose da dire ce n’erano troppe. Ci abbiamo provato. E’ stato un incontro commovente e bellissimo. Ricordo ancora adesso il cugino M, fuori da un pub di Francoforte, che parlando fitto fitto mi raccontò del suo amore impossibile e tormentato con una bella russa, conosciuta durante una delle sue trasferte militari. Non sapevo bene cosa dirgli, ma qualcosa di bello devo averglielo detto, perchè alla fine mi ringraziò con un bacio sulla fronte e mi disse "Grazie cugina. E’ bello rivedersi ogni tanto". Da allora non l’ho più visto. Adesso che la nonna Pia e il nonno Livio non ci sono più, alcuni di noi hanno ereditato parti di casa ad Aosta, altri a Pila. E venendo ad Aosta d’estate si fanno piacevoli incontri non programmati.   Oggi ho incontrato sulle scale la cugina I e le nostre famiglie si sono unite per una rilassante escursione al parco giochi qui vicino. Vicino alla nostra casa, quella che alcuni figli e nipoti hanno ereditato mentre altri figli e nipoti ricevevano altro.  Mentre guardavamo giocare i nostri figli, io e la cugina I abbiamo confabulato sedute sulla ringhiera del parco giochi, tra una vasca di sabbia e una fontana piena d’acqua putrida dove A la piccola si lavava accuratamente la faccia e le mani gridando "Mamma gaddaaa!!!".   E’ stato un po’ come sancire l’inizio di una nuova era, di un nuovo modo di guardarci: due mogli, due mamme e comunque due cugine. E davanti a noi, in mezzo alla sabbia e al prato, una nuova generazione della nostra famiglia. 

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