Il giornale

Genitori a scuola di educazione in oratorio

Venerdì prossimo termina il Grest autunnale a San Salvatore dedicato ai compiti, ma inizia un anno in cui l’oratorio non sarà più solo per i ragazzi: anche i genitori vanno a scuola.

Basta, dunque, rivolgersi agli esperti in caso di episodi di bullismo, droga, disagio: meglio capire le dinamiche che portano alla situazione esplosiva che causa il disagio e prevenirle. «Stiamo studiando un modo per coinvolgere i genitori nell’impianto educativo – spiega don Franco Tassone, che il 21 settembre festeggia un anno alla guida della parrocchia -. L’11 settembre inviteremo i genitori a condividere le loro domande educative. Quest’anno vorremmo partire dalle cose che i genitori ci chiedono per fare un cammino insieme, una scuola che anticipi l’emergenza». L’oratorio, per don Franco, è sempre più un luogo a cui le famiglie e i genitori non chiedono più solo educazione catechistica, ma «dove si cerca una risposta alle domande fondamentali per capire lo sviluppo della personalità dei figli». Tra le domande più frequenti, ci sono quelle relative ai comportamenti: perchè mio figlio, anche se è sveglio, fa fatica a studiare? Come evitare i comportamenti devianti? Tutto è nato da un gruppo di mamme che durante l’estate e i due cicli di Grest hanno fatto le allenatrici di pallavolo. Altri genitori si sono confrontati con don Franco e don Luca sulla “storia educativa” dell’oratorio: «Un tempo bastava avere un pallone per far giocare i ragazzi, ora occorre spronare presenza vivace ed educativa perché se non è l’educatore a proporre un progetto, difficilmente i ragazzi aderiscono», spiega don Franco. Il primo passo sarà dar voce ai genitori perché possano mettere in comune i dubbi. Poi un sabato al mese ci sarà la festa delle famiglie, un modo per incontrarsi e portare avanti il progetto educativo, nella consapevolezza che non si deve intervenire solo quando c’è un problema, ma prevenirlo. (a.gh.)

(fonte: la Provincia Pavese del 4 settembre 2009)

 

 

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