Il diario

Gente preziosa

Forse dovremmo spiegare i nostri figli che la metà delle persone che ci circondano (quelli che incontriamo a scuola, al lavoro, a messa, a catechismo, sulle scale del condominio, in ascensore o anche più vicino a noi) non sono interessate a sapere come stiamo. Semplicemente non si pongono il problema. Della metà che rimane: un quarto ci chiede "ciao come stai?" che però è una sorta di intercalare di cui poi non ascoltano la risposta, oppure danno per scontato che la risposta sia sempre "bene grazie e tu?" l’altro quarto è quello, fortunatamente, formato da persone alle quali davvero interessa sapere come stiamo, che ce lo chiedono, ascoltano la risposta, e se la risposta non è "bene grazie e tu?", si mettono comodi e ti fanno capire che hanno voglia di ascoltarti. Forse dovremmo spiegare ai nostri figli che è su quest’ultimo quarto di persone che bisogna puntare. Saranno anche una minima parte, ma è meglio di niente ed è parte di umanità molto preziosa.

domenica 6 dicembre 2015 giovanna ha scritto:

M. ciao G. come stai ????? G. ciao M. non bene e tu ????? G. Be siediti che ho molto da raccontarti !!!!!! E dopo ore …… M: So solo che non so cosa dirti ………. G. Non devi dire nulla solo grazie che sei stata ad ascoltarmi …….Grazie di cuore ti voglio bene M.

domenica 6 dicembre 2015 Marta ha scritto: Ah ah, Giò sono proprio io!! “Non so cosa dirti” non è una gran bella risposta, ma ascoltare almeno lo so fare bene!! Ti voglio ben anch’io.

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