Il diario

I Cavallini

Giocare ai cavallini con A la piccola è un esercizio zen. Sì, perché lei ha un’idea precisa di come ci si debba giocare, che ammette pochissime variazioni, che quando concesse, lo sono con un’aria abbastanza scocciata. Ma per capirsi, bisogna partire dall’inizio. In un contenitore a pozzo in stoffa bianca dell’Ikea giacciono una cinquantina di cavallini vari, dai minipony ad esemplari di varia provenienza, colore, materiale e natura. Con le ali e senza ali, maschi, femmine, asessuati, unicorni ecc… Quando A la piccola chiede "Mamma giochiamo ai cavallini?" intende esattamente una cosa: che questi cavallini vengano tirati fuori insieme e appoggiati sul pavimento in ordine di altezza e anzianità (dipende dal colore della criniera), poi cominciano le assegnazioni e le parentele: "questo è mio, questo è tuo, questo è suo figlio e questa è la sua mamma" ecc… Quando la colonna di cavalli è disposta nell’ordine che intende lei, inizia l’avventura. Che comincia sempre con una bella giornata di sole, con i cavallini che decidono di fare una passeggiata e vengono colti da un terribile temporale. Allora scappano verso il letto, salgono sul materasso e si riparano sotto il ponte. Ed è qui che inizia l’esercizio zen. Perché: primo, i cavallini più piccoli hanno bisogno dell’aiuto dei più grandi e forti per saltare sul materasso. Secondo: quando sono tutti ammonticchiati sul letto bisogna disporli in ordine, sennò non va bene. E’ un processo che dura dai venti ai trenta minuti (solo dal temporale in poi) ed è un gioco che la Mamma teme, con un grande conflitto interiore. Perché quando A la piccola le chiede "Mamma giochiamo ai cavallini?", lei con un sorriso grande così dice "sì certo amore", sinceramente convinta e felice di dedicare tutta se stessa alla sua tenera e dolce secondogenita. Ma nella sua mente quello che pensa è: "Nooo, i cavallini noooooooo…".

mercoledì 16 aprile 2014 Sara ha scritto:

Ho sorriso a leggere quanto hai scritto perché anche a mia figlia piace tantissimo giocare con cavalli e pony (passione tra l’altro che le ho passato io, per cui non posso lamentarmi!). il suo gioco preferito? io devo tenerne in mano a turno uno mentre lei tiene sempre lo stesso. io devo far "parlare" il pony di turno che deve gridare "mamma mamma" rivolta a quello che ha lei e devo inseguirlo mentre scappa saltando giù da finti dirupi (tipo divano, letto ecc). un po’ inquietante..mi starà mandando qualche messaggio?

mercoledì 16 aprile 2014 Marta ha scritto: Ah che carina! No, dai, non è detto che ti stia mandando qualche messaggio. In fondo se sei lì con lei a giocare ai cavallini significa che del tempo di gioco a lei lo dedichi. Per quanto a te sembri poco, per lei sicuramente è un bel regalo. Non così scontato sedersi a giocare ai cavallini…Ma poi alla fine il cavallino riesce a raggiungere la sua mamma?

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