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Il Comune di Pavia apre il Castello alle feste dei bambini

L’idea – proposta da Dedalo e approvata dal Comune – è creare occasioni per avvicinare i piccoli all’arte.

Dove festeggiare il compleanno del pupo? In uno dei monumenti simbolo della città, il Castello Visconteo. L’idea è dell’associazione culturale Dedalo che l’ha girata al Comune. «E noi l’abbiamo ritenuta un’ottima idea – commenta l’assessore alla promozione Gian Marco Centinaio -. Per questo abbiamo detto sì». Il costo indicativo delle feste, animate da persoanle specializzato, può variare da 150 a 180 euro, a seconda delle attività che i genitori concordano per il compleanno in castello. «Si va dalle visite guidate alla struttura con personaggi fiabeschi, fiino ai laboratori sulla storia del castello e sulle opere d’arte che contien oppure ospita in occasione di mostre», spiegano all’associazione Dedalo. «Studiosi internazionali hanno già da tempo messo in evidenza che è fondamentale portare i bambini in museo e dare loro la possibilità di incontrare il manufatto artistico attraverso un’esperienza piacevole – spiega l’assessore Centinaio -. E’ questo infatti il modo migliore perchè, una volta adulti, abbiano il desiderio di continuare a visitare i musei. In quest’ottica, e con l’obiettivo di ampliare l’offerta dei musei, va inserita la proposta rivolta alle famiglie pavesi e che prevede la possibilità di utilizzare l’aula didattica per adibirla a feste di compleanno per i più piccoli». Le feste didattiche dureranno circa un’ora e sono riservate ai più piccoli, da 5 a 11 anni, con la presenza obbligatori di almeno due adulti accompagnatori altre ai due operatori didattici dell’associazione. Unico limite, i bambini non potranno essere più di 25. Le feste potranno essere organizzate tutti i mesi esclusi luglio e agosto, dal martedì alla domenica: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 15 alle 19. Le feste, naturalmente si potranno organizzare se le srutture del castello Visconteo non saranno occupate da altri eventi culturali e secondo la disponibilità dell’aula didattica. (s. ro.)

(fonte: la Provincia Pavese del 19 dicembre 2009)

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