Il diario

Il drago con la berretta

Un bambino piccolo convinto che sotto il suo letto ci sia un leone o che la tazza del gabinetto lo voglia ingoiare non è matto. E’ normalissimo per la sua età. Nel suo mondo non c’è una chiara distinzione tra fantasia e realtà. Pensa che i draghi e le streghe esistano per davvero, che i pensieri possiedano dei poteri magici, e si possono far accadere le cose solo pensandole. I bambini piccoli sono degli esseri appassionati, vedono e percepiscono solo gli estremi, il mondo per loro è nero o bianco, senza sfumature che ne attenuino i contrasti. (I no che aiutano a crescere – Asha Phillips – Universale Economica Feltrinelli – cap. 2).
"cosa leggiamo stasera A la piccola?" chiede la Mamma infilandosi sotto il piumone "non potto ttare qui Mamma" "no? e perchè?" "no no no" "cosa c’è A la piccola? che cos’hai?" "giuuuuu. volio papà" "va bene, ma puoi dirmi perché? hai paura di qualcosa?" "mmm mmm" "di cosa?" "il drago con la beeetta" il drago con la berretta? e dov’è? "qui totto" "vediamo…qui sotto il letto…controlla con me. vedi? non c’è il drago con la berretta. visto?" "mmm mmm" "allora leggiamo adesso?" "volio papà" "ok, chiamiamo papà così dice al drago con la berretta che adesso se ne deve proprio andare" "noooo. lassamolo là sotto. sssssttt…’ndiamo via noi…" A suo tempo la famiglia B aveva già avuto modo di conoscere Claudia, amice/sorella immaginaria di A la grande, che da un certo giorno in poi non ha più abbandonato casa B, anche se non si è ben capito in quale stanza alloggi. Ancora oggi, a volte, saltuariamente, esce dalla sua camera e traffica con A la grande. Quando non sono vicine si telefonano spesso. Stasera casa B accoglie una nuova presenza, il drago con la berretta. Ma va bene così, la Mamma ama le famiglie allargate. Da I Cesaroni in poi, hanno un fascino particolare.

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