Il diario

Il fascino segreto della Barbie

Capita che nel primo giorno delle vacanze di Pasqua due figlie riscoprano insieme il fascino segreto della Barbie, che sembrava non andare più di moda e invece di moda ci va ancora, e  parecchio. Capita che le due sorelle riscoprano una scatola piena di vestiti minuscoli, un vaso pieno di scarpe, stivali e accessori mignon con i colori shok che hanno segnato una generazione di Barbie-addicted. Riscoprono persino la casa, che giaceva dimenticata in un angolo del soggiorno, colpevole di non essere il modello con l’ascensore per i vestiti e altre cose mecccaniche che lo rendono il modello più ambito. Avvenuta questa magia, succede che le due A minuscole si mettono sul tappeto, decidono i ruoli e le parentele, sorteggiano chi delle due sarà la fortunata ad avere anche Ken (ce n’è solo uno in dotazione) e cominciano a giocare. Mezz’ora, un’ora, due ore. Senza litigare mai. Una cosa impossibile. Da non crederci. In quelle due ore la Mamma riesce a spolverare, spazzare e lavare tutto il piano di sopra, bagno compreso. Riesce a preparare il pranzo, a fare due bucati e stenderli e metterne su un terzo, a finire il cambio di stagione iniziato un mese fa e ad avere le idee così chiare da riuscire a capire quello che terrà e quello che finirà da Mercatopoli. Nessuna incertezza. Questo di qua e quello di là. In mezzo ci stanno anche gli accordi con la redazione per la scaletta dei pezzi da scrivere oggi su domani e la lista della spesa. E pensare che da piccola la Mamma la Barbie la odiava. Chi l’avrebbe detto che un giorno le sarebbe stata riconoscente? 

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