Il diario

Il lunedì dei lunedì

"cosa sono quessste?" "sono pillole…wow, come dici bene la S, A la piccola! "come pillole?" "varie, olio di fegato di merluzzo, germe di grano, fermenti lattici, lievito di birra…" "…" "…" "sono per me?" "no, sono per me" "perchè?" "perchè mi fanno bene" "bleah, non mi piacciono" "tanto tu non devi mangiarle, non preoccuparti" "babene" Durante la colazione della mattina del lunedì dei lunedì – il lunedì per eccellenza, il primo lunedì dell’anno in cui la vita di sempre ricomincia, con il Natale alle spalle e la primavera, il sole, il parco giochi e le maniche corte come prossimo allettante obbiettivo – A la piccola ritrova seduta alla sua tavola una Mamma diversa: salutista, determinata, attenta a non trascurare nessun dettaglio (tra i dettagli da raddrizzare c’è anche la sciagurata e folle alimentazione) in questo anno nuovo di zecca. Dopo aver festeggiato l’ultimo dell’anno con tre aspirine effervescenti in corpo, un linfonodo gigante sul collo, la gola in fiamme, tre afte saldamente e bastardamente piazzate sotto la lingua che le hanno guastato l’umore e l’appetito proprio in quei due giorni clou in cui ogni fortunato e privilegiato essere umano sulla faccia della terra dovrebbe rimpinzarsi senza ritegno, la Mamma ha deciso che la sua crociata del 2011 sarà una missione fieramente e orgogliosamente frivola: contro lo stress, l’avitamoniosi, la decadenza e la gravità. E il lunedì dei lunedì era il giorno migliore per iniziare.

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