Il giornale

«Il Muretto» accoglie bimbi e ragazzi

La Casa dell’Accoglienza alla vita di Belgioioso ha voluto realizzare un Centro di aggregazione giovanile, Il Muretto, in via XX Settembre, rivolto a tutto il territorio della Bass.

Accogliere bambini e ragazzi nelle ore pomeridiane, al termine della scuola, offrire loro stimoli educativi, progetti didattici, attività ricreative. Ma soprattutto aiutare in modo concreto i genitori che lavorano e che si trovano in difficoltà nella gestione dei propri figli, quando al pomeriggio la scuola finisce o al sabato mattina. La Casa dell’Accoglienza alla vita di Belgioioso ha voluto realizzare un Centro di aggregazione giovanile, Il Muretto, in via XX Settembre, rivolto a tutto il territorio della Bassa, già attivato in via sperimentale, sette per ora i piccoli ospiti, è in attesa solo che vengano definiti gli ultimi aspetti burocratici da parte dell’Asl.  Ma non intende essere solo un servizio di post scuola, dove parcheggiare bambini e ragazzi, vuole diventare un luogo di riferimento, un ambiente stimolante, dove un gruppo di persone preparate forniscano un preciso percorso educativo. Un obiettivo ambizioso ma possibile per i responsabili della Casa dell’Accoglienza, impegnati da trent’anni ad aiutare mamme sole e i loro figli, ponendosi come valore fondamentale la vita e la sua tutela. Ed ecco che in questo contesto diventa importante l’impegno di sostenere famiglie in difficoltà. «Il progetto nasce da un’analisi della situazione minorile, abbiamo svolto diversi incontri con le varie realtà territoriali – spiega don Antonio Vitali, assistente della Casa dell’Accoglienza – ed è emersa una crescente presenza di bambini e di preadolescenti in stato di disagio. Con questo termine si intende un minore che vive situazioni che creano sofferenza che lo portano ad avere problemi di inserimento e di socializzazione». Il rischio effettivo è che, in alcuni casi, i minori lasciati soli, senza genitori che, loro malgrado, costituiscano precisi punti di riferimento, intraprendano percorsi pericolosi. «Intendiamo combattere rischi di esclusione sociale e di abbandono scolastico – precisa don Vitali – ma anche sollevare le famiglie in difficoltà da compiti educativi specifici». L’educatrice responsabile, Federica Meloni, affiancata da personale qualificato e dai tanti volontari, si propongono precisi obiettivi didattici, ma anche sostegni psicologici. «Abbiamo investito molto in questo progetto – spiega don Vitali – al Comune chiediamo solo di occuparsi del trasporto». La villa di via XX Settembre 82, completamente ristrutturata, funzionerà per il periodo scolastico, dalle 14,30 alle 18,30, e il sabato mattina. Nei periodi di chiusura delle scuole l’apertura è prevista con orari più flessibili. E’ possibile frequentare anche solo alcuni giorni settimanali. Si possono accogliere minori per i quali verrà presentata richiesta da parte dei servizi territoriali e dietro segnalazione dell’assistente sociale del Comune di residenza. Per informazioni telefonare al numero 0382 969081. Stefania Prato

(fonte: la Provincia Pavese del 7 giugno 2009)

Lascia un commento