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Il parere dei pediatri sulla vaccinazione per l’H1N1

Vaccinare i bambini contro l’H1N1? Solo se a rischio.

Far vaccinare i propri figli contro l’influenza suina? Solo se rientrano nelle categorie a rischio. La campagna di vaccinazione per la N1H1, spiegano all’Asl, è già cominciata per le categorie più esposte al contagio, a cominciare da medici e pediatri di famiglia; da lunedì si procederà nell’area a rischio dai 6 mesi ai 64 anni e con le donne gravide. Per farsi vaccinare ci si può rivolgere alle strutture di riferimento o si può contattare l’Asl. Allo stato attuale delle cose non si ritiene necessario vaccinare i bambini sani, non affetti da malattie come asma importante, diabete o cardiopatia. Tra l’altro il vaccino per la H1N1 non è nemmeno in vendita. In questi giorni, con un picco domenica scorsa, il pronto soccorso è stato preso d’assalto da genitori con figli con l’influenza, sia stagionale sia suina. Cosa fare nel fine settimana, quando non si riesce a chiamare il pediatra di famiglia? All’Asl consigliano di telefonare al medico di guardia che, con i suoi consigli, potrà evitare inutili intasamenti del reparto d’emergenza. Il primario della Pediatria di Vigevano (nella foto il reparto), Enrico Polito: «I bambini a rischio debbono fare il vaccino». La pediatra di Mortara Isabella Biscaldi: «Non possiamo che seguire le direttive del ministero, il vaccino è previsto solo per i bambini a rischio». Renato Sambugaro, pediatra di Garlasco. «Il vaccino contro l’influenza A non sarà commercializzato in farmacia ma distribuito presso le Asl. Per ora seguiamo gli sviluppi». (s.b.)

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