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Il taglio dei bidelli fa cambiare il menù «Via la frutta fresca»

Manca il personale per aiutare i bambini a sbucciarla I genitori: «Sbagliato sostituirla con spremute e mousse»

Niente mele o pere. Ma spremute e mousse. Via dalle mense delle scuole materne tutta la frutta che ha bisogno di essere sbucciata. Il taglio dei bidelli della cooperativa cambia la dieta dei bambini. Una decisione che i genitori non hanno gradito. Da qualche giorno il Comune di Pavia ha trasmesso alle scuole una comunicazione rivolta agli insegnanti e ai genitori rappresentanti mensa: «Come ormai è noto le scuole statali stanno vivendo un particolare momento di difficoltà organizzativa dovuto alla carenza di personale ausiliario dipendente dalla cooperativa assegnataria dell’appalto ministeriale», la Manutencoop che ha vinto l’appalto con un ribasso del 40 per cento. Il personale assegnato alle singole scuole è diminuito, così come le ore settimanali ed è cambiato il servizio: possono solo fare le pulizie, non più anche l’assistenza. In quest’ultimo compito rientrava anche la mensa. I bidelli aiutavano i bambini a sbucciare e tagliare la frutta. «Per andare incontro alle esigenze delle scuole statali abbiamo concordato con la ditta che si occupa della ristorazione che in queste materne sarà consegnata frutta facilmente sbucciabile, yogurt, mousse e spremute». Nessuna delle materne comunali ha questo problema, quindi il provvedimento riguarda le statali. Banane, mandarini, spremute di arancia e mousse di frutta, dunque. «Non è corretto togliere la frutta fresca – sottolinea Paola Ranchini, rappresentante dei genitori nel consiglio di istituto via Scopoli – La mensa costa 5 euro e 50 al giorno e il servizio deve essere all’altezza di questo prezzo. Il fatto che la frutta fresca per mancanza di persone sia tramutata in mousse non ha senso». Il problema della mancanza di personale tocca molte scuole della provincia, negli asili è più sentito perché i bambini hanno bisogno di maggiore assistenza, vanno accompagnati in bagno e aiutati nei momenti del pranzo, della merenda e del riposino. Il taglio dei bidelli coop tocca la provincia di Pavia ma anche altre zone d’Italia, un problema noto al ministro dell’istruzione Carrozza ma che ancora non ha trovato una soluzione. E’ di pochi giorni fa l’annuncio dei sindacati pronti a proclamare uno sciopero del personale statale se le condizioni di lavoro e di sicurezza nelle scuole pavesi non saranno ripristinate.

fonte: la Provincia Pavese del 31 gennaio 2014 – autore: Marianna Bruschi

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