Il diario

In gita col fulmino

In gita col fulmino

 

 

 

 

"sei andata in gita allora, A la piccola?"
"sì"
"cos’hai visto?"
"il maiale"
"e basta?"
"anche un cavallo grosso così"
"e poi?"
"gli altri dormivano tutti"
"uhm"
"però ci vieni anche tu una volta a vedere quel recinto?"
"d’accordo amore"
"che magari li troviamo svegli"
"speriamo"
"però con il fulmino ci dobbiamo andare?"
"mah, no, possiamo andare con l’auto di papà"
"a me piaceva anche il fulmino della scuola"
Oggi A la piccola è andata per la prima volta in vita sua in gita con la scuola. La Mamma si è emozionata, non le è scesa la lacrima solo perché poi le avrebbero chiesto come mai piangeva e sarebbe stato difficile spiegarlo. Così si è limitata a questa breve ma intensa conversazione con la sua minuscola secondogenita. Mentre raccontava, A la piccola aveva un tono da persona più grande, era tutta soddisfatta e si dava anche un po’ delle arie. Forse le gite – specialmente se sono le prime di una vita – servono anche a questo, a sentirsi più sicuri e navigati nel mondo. Forse la prima gita ti trasforma da bambino minuscolo a bambino piccolo. Forse. Comunque, il pulmino della scuola, è stato ribattezzato  da A la piccola fulmino, ma tant’è. Anche così rende bene l’idea.

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