Il diario

Kasia Smutniak, il baby blues e un manuale

Kasia Smutniak, il baby blues e un manuale

In un’intervista al Corriere della Sera l’attrice Kasia Smutniak dichiara che per lei la maternità è stata "un’esperienza unica che ha cambiato il suo modo di vedere la vita". “Quando ho partorito la prima figlia e me l’hanno portata in braccio ho avuto una sensazione fortissima – racconta – ho iniziato a pensare che da quel momento la mia storia sarebbe stata in funzione della sua, era una cosa nuova per me. L’idea del ‘per sempre‘ mi spaventa, invece lì non ne scappi“. 

 

Non so se vi è successo a me sì. Con questo stesso pensiero. La mia vita sarebbe stata in funzione della sua. Una cosa grandissima, quando non sai cosa significherà. Angosciante, direi. Per me lo è stata, all’inizio. Quello che è successo poi non sto a raccontarlo. Inutile dire che mi sono innamorata dalla mia bambina, e quando è arrivata la seconda ero molto più sicura, serena, tranquilla e carica. Avevo imparato a decifrare e a tradurre in realtà quel "la mia vita in funzione della sua" e avevo imparato che c’è modo e modo di vivere "in funzione di qualcuno". Quindi. E’ vero. Quando ti ci trovi in mezzo, a quell’angoscia che alcuni chiamano depressione e altri in maniera più lieve baby blues, ti possono dire quello che vuoi, ma non è facile. Ma è anche vero che ci vuole tempo, ci vuole pazienza. E’ ammesso anche essere depresse. Bisogna mantenersi a galla per un pochino. Poi quel senso di blues passa. E allora si apre un mondo. 

Detto questo vi segnalo l’esistenza di questo manuale che non ho letto ma di allettante apparenza, intitolato "MAMMA IN 3 ORE. COME SOPRAVVIVERE SENZA ANSIA ALLA NASCITA DEL BEBE’" (Sonzogno) scritto da Giuseppe Ferrari, primario della divisione di Neonatologia e Pediatria dell’ospedale Umberto I a Torino. E vi lascio con questa citazione dal libro. La qualità del rapporto mamma/bambino non è data dai litri di latte che lei fornisce, ma dall’amore con cui circonda il piccolo.

 

 

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