La metamorfosi

Prendete un orso bruno e un orso polare, il primo con il pelo troppo caldo, il secondo con il pelo troppo freddo, in linea con le temperature da circolo polare artico. Adesso mettete in mezzo a loro una sardina, sudaticcia, scomposta, con gli occhi sbarrati, un sonno della malora, ma impossibilitata (per ovvii motivi) ad assopirsi come vorrebbe, schiacciata dalle due creature che le giacciono in fianco. Anzi, NEI fianchi. Dal canto loro, quelle, grugniscono accanto a lei, si girano e rigirano noncuranti della sua presenza, ognuna secondo le proprie esigenze: la prima creatura, che ha caldo, butta via le coperte come se fosse caricata a molla, la seconda creatura, che patisce il freddo, le tira tutte dalla sua parte. La sardina, in mezzo, non riesce a dormire, resta distesa un po’ coperta e un po’ scoperta, cerca di ritagliarsi una striscia di letto in cui incunearsi alla bell’e meglio per addormentarsi definitivamente, ubbidisce alle richieste che arrivano come fiocinate nel mezzo della sua non-quiete (ho freddo, ho caldo, voglio cambiare il pigiama, voglio l’acqua, voglio stare in mezzo, cado dal letto fammi più spazio, accendiamo la luce? andiamo a fare colazione?…) ma alla fine si arrende e resta lì a fissare il buio, cambiando posizione ogni tanto, a seconda dello spazio che rimane. Loro sono la Mamma che questa notte ha dormito nel lettone in mezzo ad A la grande con 39.5 di febbre e A la piccola che per non essere da meno alle 3 del mattino ha deciso che anche lei doveva rivendicare il suo posto, visto che dormiva nel suo lettino dalle 6 del pomeriggio e un pochino le era venuta voglia di cambiare materasso. Il mago G intanto, con la febbre a 38, la tosse, il raffreddore e le tonsille grandi come due meloni, vagava dal letto di A la grande al divano giù in soggiorno, apparendo ogni tanto come un fanstama nel buio della notte: ce l’avete voi il termometro? la tachipirina per caso è da queste parti? e il vicksvaporub? l’avete preso voi il vicks?