Il diario

L’equitazione e il cavallo

Fino ad oggi pensavo che l’equitazione fosse uno sport e il cavallo fosse la possibilità di portare qualche volta i propri figli a cavalcare un animale, dal pony all’asinello. Senza impegno. E infatti oggi ho portato A la grande (A la piccola ci ha bidonato all’ultimo per andare da un’amichetta) al maneggio di cui mi avevano parlato. Con patti chiari: no all’equitazione come sport per tutto l’anno, sì al cavallo ogni tanto, acquistando un pacchetto da 10 lezioni, da dividere con sua sorella. Mentre ero lì che aspettavo che A la grande si facesse la sua ora, ho scoperto che la via di mezzo che mi ero immaginata non è possibile. O almeno, non è contemplata da chi, con i cavalli, ci lavora. Perché ascoltando e chiacchierando con le ragazze del maneggio, ho capito che dietro al cavallo c’è tutto un mondo, che non avevo calcolato. Chi lavora con i cavalli, non ci lavora e basta. Adora i cavalli, vive per i cavalli, capisce e anticipa i loro sentimenti. Parla un linguaggio in codice fatto di vocaboli come pony, puledro, stallone, esemplare, monta, calore, passo, trotto, galoppo, cavalcata all’inglese, cavalcata all’americana, corsi di ippoterapia, bambini kamikaze (quelli che sono abbastanza bravi per essere messi su cavalli ancora non del tutto domati), staffe, zoccoli, morso, balsamo per criniera e cose così. E poi, sempre, ha un cavallo proprio, di cui conosce genealogia, genitori, figli e accoppiamenti. Ma anche cani. Non c’è padrone di cavallo che non abbia un cane di cui parla allo stesso modo: con adorazione.   Morale: quando porti un bambino da chi lavora con i cavalli, capisci che non potrà mai contemplare un discorso come quello del lo porto ogni tanto, perché per loro un bambino inizia a cavalcare per crescere, fino a saper avere la padronanza totale dell’animale. E’ un percorso da prendere sul serio, non un passatempo a singhiozzo. Un po’ affascina, un po’ spaventa. Bisogna solo decidere se lasciarsi coinvolgere oppure no. E mentre penso a quello che faremo, cito dal libro "Sogni di gloria. Genitori, figli e tutti gli sport del momento": L’equitazione è l’unico sport che si pratica a contatto con un animale. A quattro zampe, s’intende (…) Il primo approccio del bambino al cavallo è sempre una carezza: un gesto tenero che è la premessa più bella, nel rapporto che si può instaurare fra i due (…) L’equitazione al corpo impone tanta armonia e postura corretta, alla personalità aggiunge un bel bagaglio d’esperienza. Comprendere il cavallo, i suoi stati d’animo e i cambiamenti di umore richiede enorme sensibilità e questo è il grande pregio dell’equitazione.  

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