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Mami: le neomamme si associano e passano le giornate insieme

A Milano, in una casa di via Astolfo 46 donne si misurano con la sfida quotidiana di accudire un bimbo. Una bella idea, da esportare in altre città.

Mami: le neomamme si associano e passano le giornate insieme

Diventare mamme in una metropoli non è un’impresa semplice: cambia il modo di vivere la città e si presentano problemi che chi non ha figli nemmeno riesce a immaginare.

Per questo da qualche mese è nata l’associazione Mami, ovvero Mamme a Milano: «Il passaggio dalla Milano da bere a quella del passeggino può essere traumatico – spiega Lorena Atzori, 37 anni, presidente e anima dell’associazione insieme all’amica Renata Guizzetti, di due anni più giovane – Quando nasce un bimbo, la famiglia ruota intorno a lui e tutti fanno a gara per prendersene cura. Ma chi si prende cura della mamma?».

Lorena e Renata si sono poste più volte questa domanda mentre, lo scorso luglio, frequentavano insieme il corso di massaggio per neonati che le ha fatte incontrare. «Il fatto che fossimo disposte ad affrontare la canicola con i nostri bambini di pochi mesi pur di uscire ci ha fatto riflettere – raccontano – La giornata in casa con un neonato è lunga. Perché non passarla insieme?».

Da qui alla nascita di Mami il passo è stato relativamente breve: «Abbiamo preso in affitto una casa in via Astolfo, a due passi dalla stazione di Lambrate, e ci siamo date da fare per trasformarla in un mondo a misura di mamma» spiega orgogliosa Renata, muovendosi tra le varie stanze.

Dal salone dei giochi, dove sono bandite le scarpe e le mamme si infilano colorate babbucce per rotolarsi con i loro cuccioli tra i materassoni di gomma, alla cucina, punto di ritrovo fondamentale perché «con l’arrivo di un figlio, le donne non mangiano praticamente più. Qui facciamo i turni: qualcuna pranza, mentre le altre stanno con i bambini».

Senza dimenticare che una mamma resta comunque una donna che ha diritto ai propri spazi: «Abbiamo una sala adibita a centro benessere e altre due per le attività più varie, che spaziano dalle lezioni di danza del ventre all’allattamento di gruppo – continua Renata – Così nascono bei rapporti di amicizia e si crea un network che risponde pressoché a tutte le necessità».

Tra le 46 socie di Mamme a Milano ci sono un avvocato, un architetto, un’esperta di giardinaggio, un’insegnante di ginnastica. «Ognuna di noi mette gratuitamente a disposizione le proprie competenze – sottolinea Lorena – A cominciare da me: prima che nascesse Matteo, lavoravo nel reparto risorse umane di una grande multinazionale. Con la crisi, però, l’azienda ha deciso di chiudere tutto il mio settore. Oggi Mami è la mia unica attività professionale e mi occupo dello Sportello lavoro: aiuto le altre mamme a compilare il curriculum vitae, organizzo delle simulazioni di colloqui e così via».

Il tutto per una quota associativa annuale di 120 euro. «Il servizio che offriamo non costa molto e le donne lo trovano utile. Tanto è vero che ci sono già arrivate richieste da mamme di fuori Milano che vorrebbero replicare il modello Mami nelle loro città. Vuol dire che è stato capito il nostro messaggio: essere mamma è un’avventura fantastica, che diventa ancora più bella se condivisa».

(fonte: milano.repubblica.it – autore: Lucia Landoni – 6 marzo 2010)

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