Il diario

Molto bene

"è catarro Mamma"

"molto bene. e dove?"

"in basso, a sinistra"

"molto bene, quindi?"

"quindi se tra un paio di giorni la febbre permane le dai l’antibiotico dei tre giorni"

"molto bene, intanto?"

"intanto le fai l’aerosol, ma non di sera, meglio tardo pomeriggio"

"e poi?"

"e poi aspetti, a me non sembra un dramma"

"e chi ne fa un dramma?"

"non lo so, dicevo così per essere sicura"

"essere sicura chi? io?"

"no Mamma, essere sicura IO che TU avessi capito la situazione"

"va bene, grazie dottoressa C"

"di nulla" Da mercoledì scorso A la piccola ha una febbre che oscilla fra i 37.5 e i 38.5 e la tosse. Il dottor C, l’omeopata (telegrafico) dice Pulsatilla, la dottoressa C, la pediatra (possibilista) dice broncodilatatore e cortisonico e poi, forse, antibiotico, il mago G (allopatico) dice che i pallini del dottor C lo perplimono anzi lo irritano proprio, la Mamma (omeopatica) insiste che bisogna avere pazienza, A la grande (annoiata) sbuffa perchè con una sorella virale anche la sua vita sociale è nulla, i nonni (meglio non parlarne) con le nipoti ammalate diventano pesanti, a tratti scorbutici. A la piccola chiede la pastina in bianco ad ogni ora del giorno. E questo è già un segno di normalità.

giovedì 12 maggio 2011 alessandra ha scritto:

resistere resistere resistere

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