Il diario

NOI arriveremo puntuali

A la grande, poverina, è ossessionata dall’ora. "Che ore sono? Che ore sono? Tra quanto aprono i cancelli della scuola?" chiede ogni mattina dopo colazione in maniera compulsiva E non ha tutti i torti. Ogni mattina lei, rispetto agli altri – che poi siamo A la piccola ed io che le accompagno – è pronta prima di tutti gli altri. E qui, un po’, pensi: allora le sgidate dei primi anni per velocizzarla un po’ sono servite a qualcosa. Ma il punto non è questo. Il punto è che, sebbene quando arriviamo noi i cancelli siano ancora aperti e l’ingresso lecito, le sue insegnanti si siedono alla cattedra alle 8.25 in punto e cominciano la lezione. Anche se fuori ci sono manciate di bambini che stanno ancora entrando. Lo smacco ancora più grande, però, è che tutti i compagni di A la grande riescono ad essere in classe alle 8.25, o comunque prima di lei. Ergo, lei è l’ultima che arriva. E si lamenta del fatto che – per colpa nostra – le maestre la sgridano. Insomma è un problema, che eravamo riuscite a risolvere con successo, come dicevo nel precedente post "Cambiando l’ordine delle azioni". Dopo un mese di rigare dritto, ci siamo perse. Ma da domani si ricomincia. Promesso. Fino alla fine della scuola NOI arriveremo puntuali.

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